Haley (Ambasciatore USA): Persa occasione per difendere i diritti umani (DIRE) 2 Nov. – Con 189 voti a favore e due contrari su 193, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato a favore di una risoluzione che condanna l’embargo statunitense su Cuba. Tra i contrari, Stati Uniti appunto, e Israele. A Gennaio, il presidente Donald Trump ha cancellato l’accordo stretto tra il suo predecessore Barack Obama e L’Avana, il quale poneva fine a sanzioni economiche imposte nel 1960 e riallacciava le relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Secondo l’attuale inquilino della Casa Bianca, sull’Isola Caraibica ci sarebbe “un regime brutale” che opprimerebbe la popolazione e i dissidenti, e violerebbe i diritti umani. Pertanto, l’embargo andava ripristinato. Dopo l’esito della votazione Nikki Haley, l’ambasciatrice statunitense alle nazioni Unite ha detto: “L’Onu ha perso, ha detto no all’opportunita’ di parlare a nome dei diritti umani”. Con questa risoluzione “non state colpendo gli Stati Uniti- ha precistao Haley- bensi’ fate del male al popolo cubano, affermando che quello che il regime fa subire loro e’ accettabile”. Gli Stati Uniti “non hanno l’autorita’ morale per giudicare Cuba o chiunque altro sul tema dei diritti umani”, il commento del ministro degli Affari esteri cubano, Bruno Rodriguez, poco prima che l’Aula si esprimesse. “L’embargo- ha aggiunto, stando alle fonti di stampa straniere- e’ una flagrante, massiccia e sistematica violazione dei diritti degli uomini e delle donne cubane”, nonche’ “dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale”, ha concluso. Risoluzioni come quella votata oggi non implicano conseguenze sul piano legale, tuttavia sono considerate uno strumento per valutare le posizioni della comunita’ internazionale su un determinato tema. (Alf/ Dire) 18:57 02-11-18