“La situazione complessa e le continue criticità che si evidenziano presso il canile rifugio di Mortara di Pellaro impongono all’Amministrazione Comunale di porre subito in atto la realizzazione e la riconversione parziale della struttura in canile sanitario. Il grido di allarme che si eleva da chi è chiamato a garantire su input dell’Autorità Giudiziaria la fruibilità della struttura, senza escludere l’opera dei volontari, è talmente forte da non lasciare adito a giustificazioni di comodo. E’ necessario procedere senza ritardo all’indizione della gara per la realizzazione dell’area sanitaria del canile e offrire agli animali ricoverati le migliori condizioni di cura e custodia. Per queste ragioni abbiamo sollevato interrogazione a risposta scritta ex art. 45 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale di Reggio Calabria”. E’ quanto afferma Pasquale Imbalzano , Consigliere di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria
QUI DI SEGUITO IL TESTO:
Reggio Calabria 31.10.2018
Alla C.A. del Sindaco
Avv. Giuseppe Falcomatà
Alla C.A. dell’Assessore ai LL.PP. e Ambiente
Sig. Giovanni Muraca
Alla C.A. del Dirigente Settore Tecnico
Arch. Antonino Cristiano
Alla C.A. del Dirigente Settore Ambiente
Dott.ssa Loredana Pace
LORO SEDI
OGGETTO: “Interrogazione a risposta scritta ex art 45 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale di Reggio Calabria su CANILE DI MORTARA DI PELLARO.
PREMESSO che il Comune di Reggio Calabria nel contesto della realizzazione del Centro Agroalimentare di Mortara di Pellaro a valere sui fondi della Legge per Reggio ha previsto e realizzato sempre presso l’area ove insite il sito, canile comunale concepito come area di rifugio per i cani randagi di proprietà pubblica;
VISTO che successivamente alla realizzazione della medesima struttura, negli anni scorsi , il canile comunale è stato affidato con specifico bando, e dopo l’esito dell’attività giurisdizionale presso la magistratura amministrativa (TAR Calabria Reggio e Consiglio di Stato) su iniziativa dei secondi classificati in graduatoria, all’associazione senza scopo di lucro “Aratea”, con conferma della graduatoria del bando;
TENUTO CONTO che nel marzo del 2017 a seguito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria la rappresentante legale dell’associazione Aratea risultò destinataria di ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari in quanto che, sulla scorta dei riscontri effettuati dei carabinieri forestali sarebbe emersa una serie di gravi irregolarità nella gestione del canile, le quali sarebbero da collegare alle procedure di gara finalizzate all’aggiudicazione della gestione della struttura, vicenda comunque su cui tutt’ora esiste procedimento penale pendente;
CONSIDERATO che a partire da quella data il canile di Mortara è stato posto sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria e in una prima fase assegnata la custodia all’E.N.P.A. (Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) e poi , per indisponibilità dello stesso sodalizio, assegnato alla custodia del funzionario del servizio Veterinario dell’ASP 5 Reggio Calabria dott. Mario Marroni;
TENUTO CONTO che tra le diverse criticità che il canile di Mortara di Pellaro presentava e presenta ad oggi vi è la questione relativa ad una non conforme destinazione di utilizzo della stessa struttura che è solamente rivolta al rifugio dei cani randagi e non anche all’attività di ricovero sanitario cosi previsto tanto dalle normative nazionali quanto dalle normative regionali di settore, che impongono per ogni area provinciale l’esistenza di un canile sanitario per far adeguatamente fronte alle esigenze di cura degli animali stessi;
VISTO che soprattutto, a seguito delle rimostranze sollevate dallo scrivente Consigliere Comunale, ancor prima dell’esplosione dell’inchiesta giudiziaria, il quale aveva già promosso nel febbraio del 2016 audizione del Vicepresidente dell’Ordine dei Veterinari della Provincia di Reggio Calabria in III^ Commissione consiliare Comunale “Politiche Sociali” nel contesto della quale lo stesso rappresentante dell’associazione di categoria aveva rilevato i rischi e criticato la mancanza sul territorio comunale di una struttura di ricovero sanitario ;
CONSIDERATO che allo stato attuale sono ricoverati, all’interno dei box destinati al rifugio degli animali, un numero degli stessi superiore allo standard consentito, tenuto conto che alcuni recinti sono esclusivamente destinati al ricovero di cani mordaci anche al fine di salvaguardare tanto la rimanente popolazione canina che ivi ripara tanto l’attività degli operatori /volontari
ATTESO che la questione è stata , sulla scorta di queste vicende, affrontata dal Comune di Reggio Calabria con lo stanziamento di una somma di 200.000 Euro circa per la rincoversione parziale della struttura da Canile rifugio in Canile Sanitario;
ATTESO che è rilevante l’interesse pubblico alla realizzazione del canile sanitario anche per assolvere e assorbire la domanda di custodia e cura degli animali peraltro provenienti dalle diverse aree e comuni disseminati nella ex Provincia, ora Città Metropolitana di Reggio Calabria;
CONSIDERATO che nonostante l’esistenza di uno stanziamento per implementare la struttura alle esigenze sanitarie ad oggi non si ha notizia della gara d’appalto per la cantierizzazione delle opere che dovrebbero consentire l’adeguamento della medesima struttura agli standard richiesti, con notevole nocumento nei confronti tanto degli operatori e/o volontari che ivi prestano con enorme spirito di sacrificio la loro encomiabile opera per offrire cura agli stessi animali, tanto soprattutto nei confronti del considerevole numero di bestie che necessiterebbero di altre e più conformi azioni di tutela rispetto al livello attuale;
Tanto premesso si interroga, il Sindaco, l’Assessore e i Dirigenti dei settori interessati
Quando è prevista l’indizione della gara per l’affidamento dei lavori di adeguamento strutturale del Canile di Mortara di Pellaro?
Nelle more della realizzazione dei lavori di adeguamento strutturale, per quale motivo non vengono tempestivamente previsti trasferimenti presso strutture private disseminate nel territorio provinciale al fine di favorire non soltanto migliori condizioni di lavoro degli addetti ma soprattutto migliori condizioni di cura e custodia degli animali ivi rifugiati?
Attesa la necessità di una pronta disponibilità di mangimi e strumenti per una adeguata cura e custodia, entro quando verranno saldate le pregresse spettanze dei fornitori soprattutto al fine di evitare l’interruzione delle medesime forniture, con notevoli rischi di non adeguata cura degli animali stessi, ribadita peraltro la circostanza di una totale indisponibilità della custodia giudiziaria a non poter più anticipare somme per far fronte a tali esigenze?
Certo di un riscontro alla presente l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.
Avv. Pasquale Imbalzano
Consigliere Comunale “Forza Italia”
Città di Reggio Calabria