“Rendere pienamente efficace in tutte le sue parti, con il riconoscimento anche delle necessarie risorse, la legge regionale n. 38 del 2016 (Istituzione dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere), testo di cui fui promotore e cofirmatario e che venne approvato all’unanimità dall’Assemblea, nel segno di una convergenza responsabile e di una raggiunta maturità politico-istituzionale su temi che misurano il livello di civiltà di una comunità come il contrasto alla violenza di genere. Pertanto, si ritiene opportuno quanto necessario che il Governo regionale, così come da noi richiesto in Aula al momento della discussione e dell’approvazione, preveda le giuste risorse a sostegno di una progettualità mirata per la realizzazione di azioni finalizzate a contrastare la cultura della sopraffazione nei confronti delle donne”. È quanto chiede il consigliere regionale Alessandro Nicolò che sottolinea: “Al di là delle iniziative, pur necessarie e meritevoli, di sensibilizzazione rispetto alla promozione di una cultura che promuove e tutela la dignità e l’individualità delle donne e per l’affermazione del rispetto reciproco tra i sessi, occorre fare in modo che tutti gli strumenti previsti siano azionati efficacemente e producano i risultati auspicati”. “Il fenomeno della violenza contro le donne continua a registrare numeri inquietanti e i media ripropongono episodi di aggressione nei confronti delle donne, finanche l’omicidio. Fatti che – prosegue l’esponente politico del partito di Giorgia Meloni – impongono una seria e netta presa d’atto dello Stato e della politica chiamati ad affrontare una problematica che non riguarda solo le donne e le relazioni di genere ma che racchiude profili afferenti la società e le comunità in cui viviamo. Un altro versante d’impegno è rappresentato dalla promozione di protocolli d’intesa gratuiti tra soggetti istituzionali e del volontariato, accanto ad iniziative volte a facilitare la raccolta delle denunce e a fornire assistenza e sostegno alle vittime della violenza in tutte le fasi successive al verificarsi degli episodi”. “È altresì necessario che l’Osservatorio contro la violenza di genere contemplato dalla legge regionale (38/16) – varata per assicurare tutela, protezione e sostegno alle vittime della violenza di genere, nel rispetto della riservatezza e dell’anonimato e per far riconquistare loro autonomia, indipendenza sociale, personale ed economica – venga rafforzato e dotato di quanto serve per la realizzazione funzionale degli scopi cui è preposto. Il suo, come indicato dalla stessa normativa, è un ruolo significativo nell’ambito della produzione di programmi di formazione e di stimolo culturale e di percorsi educativi e formativi anche rispetto all’ulteriore funzione cui lo stesso è preposto, di raccordo tra i vari soggetti istituzionali pubblici (Aziende ospedaliere, Aziende sanitarie locali) e del settore del partenariato sociale, soprattutto con chi opera nei centri antiviolenza. Solo attraverso il riconoscimento della necessaria dotazione – conclude Alessandro Nicolò – l’Osservatorio sarà messo nelle condizioni di poter svolgere compiutamente una adeguata attività di studio ed approfondimento e realizzare un’efficace azione di monitoraggio, promozione, nonché una progettualità diretta alla prevenzione rivolta alle persone che si macchiano di condotte di prevaricazione e violenza”.