In una delle ultime sedute del Consiglio regionale del Veneto è stato approvato il progetto di legge statale volto a reintrodurre il servizio di leva obbligatorio per tutti i cittadini italiani, per un periodo di otto mesi, fatta salva la possibilità di fare il servizio civile. “L’articolo 52 della Costituzione prevede l’obbligo della difesa del paese. Noi lo abbiamo declinato, con l’introduzione della possibilità di svolgere il servizio militare o nella protezione civile”: a dirlo è l’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, primo firmatario del progetto statale. “Sono certamente soddisfatto per l’approvazione della proposta legislativa – aggiunge Bottacin – che rappresenta un momento importante per valorizzare una cultura della solidarietà. La scelta tra servizio civile o militare, prevista in maniera paritaria per gli uomini e le donne, potrà essere fatta da ciascun soggetto prima dello svolgimento del servizio, da assolversi nel periodo di tempo tra la maggiore età e il compimento dei ventotto anni compatibilmente con il percorso scolastico del cittadino, che non sarà in alcun modo posto in secondo piano. Per la scelta del servizio militare sì potranno valutare le diverse opportunità di ferma in vigore al momento dell’emanazione della presente legge, mentre per quanto riguarda il servizio civile, il cui svolgimento era inizialmente previsto presso le associazioni nazionali o locali accreditate di protezione civile, nel testo finale è stato esteso anche ad altre opzioni civili. “Ora il testo sarà trasmesso al Parlamento per proseguire il suo percorso – conclude l’assessore Bottacin – ma posso dire con orgoglio che oggi il Veneto ha messo una prima pietra importante per rinsaldare quel desiderio di appartenenza al gruppo che solo con un esperienza di questo tipo si può affermare”.
D.C.