Pizzimenti (FI): Siclari a Fiuggi detta una linea vincente per il Sud

“Abbiamo ascoltato alla manifestazione “L’Italia e l’Europa che vogliamo” organizzata a Fiuggi dal Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, l’intervento del senatore Marco Siclari, e siamo orgogliosi di quanto ha dichiarato. La nostra Italia è debole perché ha un Governo inefficace, formato da due partiti che hanno entità diverse e che non riescono a coesistere tra loro”.  È quanto afferma Nuccio Pizzimenti, dirigente del  Coordinamento Enti Locali Forza Italia Città Metropolitana di Reggio Calabria, prosegue l’azzurro bene ha fatto il senatore Marco Siclari ad evidenziare i dati riguardanti il Sud che mettono in risalto un quadro allarmante, come la  povertà, la disoccupazione, e l’emigrazione dei tanti giovani, tutto ciò aggravato dalle linea politica dell’On. Di Maio che propone politiche fallimentari, con l’assistenzialismo che hanno portato il Sud ad impoverirsi ed essere sempre più abbandonato”. A parere dei Forzisti: “Il Sud non vuole questo, ed i giovani non desiderano il reddito di cittadinanza, ma vogliono il lavoro. Forza Italia vuole porsi come alternativa a tutto ciò, il nostro partito ha un patrimonio di moderati, che ha  sempre intercettato, nel prossimo futuro torneranno più forti con il consenso del popolo”. La ricetta economica portata avanti dai Forzisti mette in luce che: “Il Nord dipende dal Sud, così come lo sviluppo di tutto il Paese e fondamentale per l’Europa. L’Italia non riuscirà mai a risollevarsi o ad avere un peso in Europa fino a quando sarà indebolita dalla questione Meridionale che, è chiaro, non è più solo un problema di 7 regioni. La questione Meridionale è una questione dell’Europa che deve aiutare lo sviluppo del sud per non indebolire il potere contrattuale di tutta l’Italia”. Conclude Nuccio Pizzimenti: Siamo fermamente convinti e ribadiamo con fermezza che l’Italia è forte solo se il Sud è forte per questo serve un “Piano straordinario per il Sud” per realizzare le importanti infrastrutture che mancano ed incentivare le aziende ad investire nel meridione attraverso sgravi fiscali e con l’esonero dal pagamento dei contributi dei lavoratori per almeno 10 anni”.

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