Le migrazioni sono cosa naturale e normale da sempre, noi ne sappiamo qualcosa. Viviamo una montagna che di questi “passaggi” ne vede e ne ha vissuti per migliaia di anni e spesso ne porta le tracce. Tra tutti, però, oggi vogliamo soffermarci su uno in particolare, che solo pochi altri posti in Europa possono vantare: la migrazione degli uccelli. L’Aspromonte rappresenta uno dei “colli di bottiglia” dal quale, ogni anno, transitano migliaia di esemplari di molte specie differenti, alcune delle quali di particolare pregio dal punto di vista della conservazione. Un vero e proprio paradiso per esperti o semplici appassionati, oltre che occasione di arricchimento per tutti, che ormai sempre più frequentano il nostro Parco per fare attività di osservazione.
Proprio il birdwatching sarà il tema principe della prossima uscita del ParkBus 2018, di sabato 8 settembre, progetto promosso dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte in collaborazione con il Museo Archeologico di Reggio Calabria e l’Associazione delle Guide Ufficiali del Parco. Le nostre cime, i nostri pianori e le nostre radure offrono un palcoscenico privilegiato per chiunque voglia cimentarsi in questa insospettabilmente appassionante attività. Guide specializzate saranno a disposizione di tutti i partecipanti e li accompagneranno in un viaggio nel viaggio, tra i fascini delle termiche ed i segreti dei rapaci. Tutto ciò anche grazie all’impegno ed agli investimenti dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, che ha recentemente realizzato un altana per l’osservazione dove, con un po’ di fortuna, potremo osservare scene di danze, picchiate, amori e litigi… nel peggiore dei casi i panorami resteranno pur sempre unici ed indimenticabili, come l’Aspromonte sa offrire. Il racconto di ciò che accade sulle nostre teste, spesso a nostra insaputa, sarà rivelatore, affidato alle guide esperte nel campo. Ricordiamo ancora con il sorriso, i racconti di quei passaggi “speciali”, come ad esempio quello di Sissi, la principessa…dell’aria! Un rarissimo e mastodontico esemplare di aquila imperiale che passo sopra le nostre teste. Evidentemente l’Aspromonte piacque anche lei, perché qui si fermo per riposare, nei pressi dei piani di Carmelìa, prima di proseguire per il suo lungo viaggio. Una grande emozione, un grande segnale. Un Aspromonte che accoglie, sempre e comunque. Non ci resta quindi che salire su questo “trampolino”, per vedere da vicino i “tuffi” verso il mediterraneo e viceversa.
ASSOCIAZIONE
GUIDE UFFICIALI
DEL PARCO NAZIONALE
DELL’ASPROMONTE