«Non si può pensare di lasciare morire un Aeroporto come Crotone o Reggio Calabria. La politica ha le sue responsabilità in questo disastro ma io non resterò in silenzio a guardare, anzi, ho già pronta un’interrogazione parlamentare nella quale chiederò conto al ministro Toninelli sulle scelte scellerate che hanno portato a questa situazione di emergenza e sulle inadempienza della Sacal. Se ci saranno gli estremi chiederò al ministro di procedere alla risoluzione del contratto di concessione». Partecipe fino alla fine il senatore Marco Siclari, in una prima fase durante il convegno organizzato dal gruppo consigliare di Forza Italia del comune di Crotone, ha raccolto le istanze del comitato Pro aeroporto e dei tanti cittadini presenti prendendo impegni seri e concreti. Un impegno che si è subito materializzato con la partecipazione al sit-in di fronte all’aeroporto di Crotone che proprio oggi vola per l’ultima volta verso Pisa. In testa al corteo Siclari ha gridato il suo sdegno verso chi, Oliverio in primis, ha segnato il collasso degli aeroporti di Crotone e Reggio portando avanti una politica disfattista e accentratrice su Lamezia. «Ringrazio i cittadini e i gruppi di Crotone che mi hanno contattato, ho accettato immediatamente e di buon grado l’invito perché sono convinto, e perseguo questa strada fin dal primo giorno della mia elezione, che lo sviluppo della Calabria deve essere unico e unito e che bisogna lavorare a un progetto di rilancio e di sviluppo che non può esistere senza gli aeroporti di Reggio e Crotone. Per questo – ha tuonato Siclari durante il corteo – ho accolto l’appello prendendo l’impegno ad approfondire, tramite un’interrogazione parlamentare, se la Sacal è adempiente o meno rispetto al contratto. Il ministro Toninelli dovrà darci delle risposte. Dobbiamo portare avanti una battaglia comune per la Calabria e per questo oggi sono qui, in questo affollatissimo corteo, senza temere i pregiudizi sulla politica». Un intervento accolto positivamente dai tanti presenti che hanno avuto modo di apprezzare anche l’impegno che il senatore azzurro sta portando avanti sulla sanità. «In Calabria viviamo di emergenze perché qui è stato calpestato il nostro diritto, sancito dalla Costituzione, all’uguaglianza. Curarsi è impossibile e, adesso grazie al Governatore e ai sindaci di Falcomatà e Pugliesi, anche volare per andare a cercare le cure fuori ci sarà reso impossibile. Dopo l’audizione dei responsabili della sanità calabrese in commissione sanità darò conto in conferenza stampa delle risultanze e non farò sconti a nessuno perché il commissariamento ha fallito. Porterò la vostra voce in aula e insieme costruiremo un progetto serio per la Calabria. Un vero padre non fa differenza tra i figlio e io, senatore eletto nel collegio di Reggio Calabria, mi sento di rappresentare la voce di tutti i calabresi senza distinzioni. Sono figlio del Sud e la Calabria è la mia terra madre», ha concluso il senatore azzurro.
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