Il consigliere Alessandro Nicolò sull’aeroporto Tito Minniti

“La politica messa in atto dalla Regione e le omissioni della Sacal che non ha ancora chiarito i piani per lo scalo reggino, stanno trascinando nel baratro l’aeroporto ‘Tito Minniti’ che si sta lentamente spegnendo. Quel che è più di una sensazione è che la volontà politica sia quella di lasciare agonizzare e morire una realtà essenziale e necessaria per l’Area dello Stretto”. È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò. “L’ulteriore riduzione dei voli da e per lo scalo della Città Metropolitana, recentemente registrata – lungi dall’essere addebitabile ad una scarsa appetibilità dell’infrastruttura – è conseguenza diretta delle scelte che sono state poste in essere nell’ultimo anno”. “Il collegamento con la Capitale garantito da Blu Express viene ad essere notevolmente ridimensionato ma era facilmente prevedibile considerato che nel 2018 la scelta del trasferimento degli slot e degli orari migliori di Alitalia per Roma e Milano Linate all’aeroporto di Lamezia Terme, aveva di fatto già provocato un’emorragia dei flussi di viaggiatori in trasferta per ragioni di lavoro, studio e salute. I dati del primo semestre 2018 – prosegue – contengono un ulteriore segno meno rispetto al 2017, confermando un trend negativo e l’aeroporto ha preso la china, complice l’assenza di programmazione e di stabilità nell’offerta volativa che genera disaffezione dell’utenza”. “Dietro l’angolo la nefasta ipotesi di ‘declassamento’ del Tito Minniti ad aeroporto di interesse regionale, invece che nazionale, preoccupazione peraltro già rappresentata dal sottoscritto, con diverse interrogazioni, l’ultima datata 20 luglio c.a. Analogamente, per il Sant’Anna di Crotone, gli scenari sono tutt’altro che confortanti” – evidenzia ancora l’esponente politico. “Eppure i contributi di co-marketing che hanno reso le regioni protagoniste del trasporto aereo avrebbero dovuto rappresentare una chance di investimento per il sistema aeroportuale calabrese nel suo complesso; per la nostra realtà così non è stato. Con l’effetto che altre Regioni hanno fin qui sostenuto il più possibile gli scali ricadenti sul loro territorio, arrivando addirittura ad aprirne altri, vedi l’aeroporto di Comiso a due passi da Catania”. “Al di là degli annunci – continua Alessandro Nicolò – qual è la posizione del Governo regionale in merito all’aeroporto dello Stretto? Cosa si sta facendo sul piano della programmazione e degli interventi immediati nonché relativamente alla situazione dei dipendenti in cassa integrazione e alle politiche rispetto all’ex compagnia di bandiera?”. “Reggio Calabria Città Metropolitana – stigmatizza l’esponente politico – rischia di rimanere completamente estromessa dalle opportunità di formazione, dalle relazioni, dagli scambi commerciali, dalle occasioni di sviluppo territoriale e vede compromesso anche il diritto di accedere alle cure fuori regione”. “Il tempo è ormai scaduto”. “Regione e Sacal, conclude l’esponente del partito di Giorgia Meloni, procedano con la massima celerità per stilare un programma di sviluppo fattibile e congruente con le potenzialità di questa infrastruttura perché sia ricondotta a condizioni di normalità e per un rilancio che possa garantire la presenza di nuove compagnie in una prospettiva di raccordo con i centri più importanti dell’Italia e dell’Europa”.

 

 

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About the Author: Sonia Polimeni