Minasi: “Salvini ha annullato la distanza alla quale ci hanno abituato altre importanti personalità istituzionali”

“La volontà del ministro Salvini di essere a San Luca il giorno di Ferragosto, pur con un programma ridotto rispetto il previsto stante il dramma che sta vivendo Genova, rappresenta un segnale tangibile di vicinanza dello Stato al popolo calabrese, perché, come lo stesso titolare del dicastero dell’Interno ha evidenziato ‘lo Stato c’è ed è meglio della ‘ndrangheta’. E la ‘Ndrangheta non può, e non deve, sposarsi all’immagine di una terra che merita, a pieno titolo, l’abbattimento di determinati cliché. Matteo Salvini non ha solo distrattamente guardato il territorio nel corso della sua visita, ma ha osservato, da vicino, la gente che è accorsa a salutarlo, ha ascoltato, ha annullato la distanza alla quale, come cittadini, ci hanno abituato spesso altre importanti personalità istituzionali. La popolazione di San Luca insieme a chi è arrivato lì da altre realtà calabresi, d’altro canto, ha voluto testimoniare al Ministro la voglia e il desiderio di una legalità che non sia concetto astratto, bensì che si possa toccare con mano nella quotidianità, nella vita di chi, onestamente e con fatica, cerca di non perdere mai la sua dignità in un percorso che, in Calabria, è più ricco di ostacoli che altrove. Lo Stato, quindi, deve palesarsi non solo con l’eccellente lavoro degli organi inquirenti che combattono una guerra silenziosa e complicata, ma in quanto compagno di un cammino che veda programmi seri di sviluppo ed occupazione e che non ci faccia sentire abbandonati o sopraffatti dalla rassegnazione e dalla paura. Con i suoi discorsi e la sua presenza, il ministro dell’Interno ha voluto esternare la sua attenzione verso la Calabria, ha inteso assumere su di sé l’incombenza di scardinare luoghi comuni, e di iniziare questo cammino, ma, nel contempo, ha trasferito anche a noi tutti un impegno: quello di un fronte comune tra istituzioni, cittadini, forze dell’ordine, che s’indirizzi verso l’unico obiettivo di contrasto, ognuno con i propri strumenti e possibilità, alla criminalità organizzata che vive, pure, di una certa cultura che va, senza dubbio, debellata. Noi tutti sappiamo che la nostra terra non è solo ‘ndrangheta e, proprio per questo, abbiamo il dovere di non vedere offuscata tale bellezza ad opera di pochi. In questo senso credo che nel ministro Salvini la Calabria onesta, volenterosa, ‘affamata’ di normalità, abbia trovato un interlocutore valido, concreto e pragmatico”.

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