Libia 11:45 – Dopo che il nuovo governo italiano ha riallacciato i contatti con la Libia, intensificando i rapporti e cercando di riottenere quella fiducia ed influenza che era andata ormai persa dopo l’uccisione del colonnello Ghaddafi, ecco che con un colpo di “coda” la Francia, attraverso Macron, cerca di ritornare sullo scenario da protagonista assoluta. Il “colpo di coda” è stato dato con una telefonata fra il presidente francese Emmanuel Macron e quello egiziano Abdel Fattah al Sisi, i quali hanno convenuto l’esigenza della “mobilitazione di tutti i soggetti in Libia” in linea con “le conclusioni della conferenza di Parigi del 29 maggio” e “la preparazione delle scadenze elettorali entro la fine dell’anno”. A renderlo di dominio pubblico è stato lo stesso Eliseo, confermando al mondo di voler mettere “becco” nella vita politica di un paese sovrano martoriato da continue divisioni interne e faide fra tribù e quindi in un equilibrio estremamente precario, a favore di un “presunto” prestigio estero che fino ad ora ha solo portato danni. La data delle prossime elezioni libiche è un tema di frizione con l’Italia secondo cui “non può essere una potenza straniera a deciderla”, come ribadito nelle scorse settimane anche dal ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Il governo italiano si appresta a tenere in autunno una Conferenza “inclusiva” sulla Libia con l’obiettivo di stabilizzare il Paese e avviare la transizione democratica senza una rigida scadenza elettorale (Ansa.it).