Erdogan tuona contro l’attacco speculativo alla Turchia

Ankara 18:40 – Dopo il crollo dei mercati turchi degli ultimi giorni, una lira turca che da inizio anno ha perso il 43% del suo valore nominale ed un Presidente Usa che assicura raddoppiati i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio dalla Turchia perché ” i rapporti con la Turchia non sono buoni” (Adkronos), oggi è il turno del Presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, a tuonare contro il sistema finanziario internazionale. “Stanno tentando di fare con il denaro quello che non sono riusciti a fare con le provocazioni ed il colpo di stato. Questa è chiaramente una guerra economica; Risponderemo a chi ha iniziato una guerra commerciale contro il mondo intero, inclusa la Turchia, virando verso nuove alleanze. I tassi di interesse sono uno strumento di sfruttamento per rendere i ricchi più ricchi e poveri più poveri. Non cadremo nella loro trappola; Lavoriamo per trovare mercati alternativi e risponderemo a coloro che ci colpiscono attraverso il dollaro con strumenti finanziari alternativi; Coloro che dicono di affidarci all’Fmi vogliono che rinunciamo alla nostra indipendenza” (Ansa.it). Queste le parole di “fuoco” di Erdogan in difesa del suo paese e che prospettano una presa di posizione verso gli Stati Uniti e chi, secondo lui, vuole mettere sotto scacco a tutti i costi la sua leadership. Di sicuro bisognerà capire a quali nuovi alleati commerciali/politici, voglia affidarsi e quali sarebbero i nuovi mercati a cui affacciarsi.

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About the Author: Carlo Viscardi