Riace Patrimonio dell’Umanità. Un progetto Ostinato e Contrario. Obiettivi: in questo particolare momento storico in cui la questione della coesistenza tra popolazioni e tradizioni culturali differenti emerge in modo sempre più marcato questo festival vuole essere una iniziativa concreta che, attraverso il giovane ed universale linguaggio del cinema, promuova lo scambio e la conoscenza reciproca per contrastare forme di chiusura e razzismo. Uno spazio panoramico d’incontro e di confronto per produzioni indipendenti in un luogo simbolo del bacino del Mediterraneo da sempre crocevia di popoli, lingue, religioni e culture. L’iniziativa è promossa da: Comune di Riace, la Regione Calabria, Rete Comuni Solidali, Asgi-Associazione Studi Giuridici Immigrazione e Associazione Città Futura Don Giuseppe Puglisi Riace, la rete del Caffe Sospeso In collaborazione con: Streets Video, Il Salto, Comune Info, Officine Vonnegut Direzione artistica a cura di: Peppino Mazzotta, Chiara Sasso, Vincenzo Caricari In collaborazione con: Tiziana Barillà, Roberta Ferruti, Enzo Infantino, Giovanni Maiolo. Venerdi 3 Agosto Mediateca Comunale ore 18 Proiezione di Saro di Enrico Maria Artale durata 60’ Artale è un regista e sceneggiatore italiano che si è confrontato con un’opera in un viaggio intimo esistenziale alla ricerca di un padre mai conosciuto “Mio padre è uscito dalla mia vita quando avevo poco più di un anno. Da allora non ne ho sentito molto parlare. Mi sono rifiutato di sapere. Ma adesso che ho trovato un suo messaggio nella segreteria telefonica, qualcosa è cambiato. Ho trovato il mio modo per affrontare questa storia. Decido finalmente di parlarne con le persone a cui voglio bene, tra cui mia madre, prima di partire per un lungo viaggio solitario attraverso la Sicilia. Troverò la sua casa, troverò il coraggio di bussare alla sua porta. E ci incontreremo, ci racconteremo, e ogni singolo momento sarà registrato dalla mia telecamera”. Miglior documentario al Torino Film Festival 2016 Il film ha ricevuto una nomination come Miglior Documentario al David di Donatello. Presentazione ore 19 Il diritto d’Asilo Report 2018 Accogliere proteggere promuovere integrare- Fondazione Migrantes Accogliere, proteggere, promuovere, integrare: sono esigenze sentite dai diversi governi d’Europa e da quello italiano in particolare, non solo a parole, ma nella pratica delle politiche che essi mettono in atto? E quanto lo sono, allo stesso tempo, per la società civile italiana ed europea? Questi gli interrogativi che fanno da sfondo alle analisi, ai dati e alle proposte del rapporto Il diritto d’asilo. Accogliere, proteggere, promuovere, integrare (Tau Editrice 2018, pp. 266, euro 20,00), lo studio che la Fondazione Migrantes dedica al mondo dei richiedenti asilo e rifugiati per il secondo anno consecutivo. Anche quest’anno la pubblicazione si fa guidare e interrogare da papa Francesco, in particolare dai quattro verbi-azione del suo Messaggio per la 104ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Gianfranco Schiavone, vice presidente Asgi Lorenzo Trucco Presidente Asgi il reato di solidarietà Michele Uselli consigliere regionale della Lombardia del gruppo +Europa con Emma Bonino e medico pediatra operante in aree di conflitto armato tra cui Sudan, Repubblica Centrafricana ed Afghanistan. L’ASGI Nata dall’intenzione di condividere la normativa nascente in tema d’immigrazione da un gruppo di avvocati, giuristi e studiosi, l’ASGI ha, nel tempo, contribuito con suoi documenti all’elaborazione dei testi normativi statali e comunitari in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza, promuovendo nel dibattito politico-parlamentare e nell’operato dei pubblici poteri la tutela dei diritti nei confronti degli stranieri. Inizialmente formata da professori universitari e avvocati, nel tempo essa è diventata punto di riferimento di associazioni, enti pubblici e privati, oltre che di studenti, praticanti avvocati, assistenti sociali e quanti hanno interesse e necessità di rimanere aggiornati e confrontarsi giornalmente di fronte all’evolversi del fenomeno dell’immigrazione. Siamo diventati un network di persone che si scambia informazioni, riceve e fornisce aggiornamenti sulle prassi, realizza progetti che hanno un forte impatto sul territorio e modificano norme e leggi discriminatorie partecipa e organizza formazione , diffondendo sul territorio una cultura dell’integrazione attraverso la tutela dei diritti. Michele Uselli presenterà la campagna Welcoming Europe, iniziativa dei cittadini europei (ICE) promossa dalla società civile e politica. In breve, ciò che chiediamo è la regolamentazione e l’incentivazione del sistema di accoglienza delle persone straniere; la decriminalizzazione del soccorso umanitario a creazione di corridoi che permettano ai richiedenti asilo di arrivare senza i rischi della traversata in mare e senza subire abusi nei territori di frontiera; e la tutela legale dei cittadini che aiutano i migranti. L’intervento di Michele si intitolerà Aiutiamoci a casa nostra: per una Welcoming Europe nel mondo. Venerdi 3 Agosto Anfiteatro di Riace Superiore ore 21 Corrado Fortuna, attore regista Autore di L’Amore Capovolto ed Rizzoli Fortuna è un attore, regista, conduttore televisivo e scrittore italiano. Debutta nel 2002 con il ruolo del protagonista Tanino nel film My Name Is Tanino, regia di Paolo Virzì, del quale è poi assistente alla regia per il film Caterina va in città del 2003, anno in cui è sul grande schermo anche come protagonista dell’opera prima di Franco Battiato, Perduto amor. Grazie alla sua interpretazione in My Name Is Tanino e Perduto amor, nel 2004 vince il Premio Guglielmo Biraghi. Nello stesso anno ha un ruolo nel film Alla luce del sole, regia di Roberto Faenza, con Luca Zingaretti. Dopo l’apparizione su Rai Uno nella miniserie tv Cefalonia (2005), regia di Riccardo Milani, in cui è protagonista con Luisa Ranieri e nuovamente con Luca Zingaretti, nel 2006 torna al cinema come protagonista di Agente matrimoniale, regia di Christian Bisceglia. Nel 2008 continua ad alternare ruoli cinematografici e televisivi con il film Aspettando il sole e la fiction Tutti pa fiction Tutti pazzi per amore, il cui successo gli dona notorietà nazionale. Nel 2009 è sul grande schermo con Feisbum! Il film, pellicola in otto episodi ispirata al social network Facebook. Sempre nel 2009 è in Baarìa, di Giuseppe Tornatore. Nel 2011 è protagonista del film I più grandi di tutti, regia di Carlo Virzì, con Claudia Pandolfi e Alessandro Roja. Nel 2012 prende parte, in un piccolo ruolo, al film To Rome with Love, di Woody Allen. Nel 2014 è fra i protagonisti di Scusate se esisto! di Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Raul Bova. Negli anni sviluppa, contemporaneamente alla carriera di attore, un’attività di regista di documentari e videoclip con la ClubSilencio, casa di produzione da lui fondata insieme col socio Gaspare Pellegrino. Nell’inverno del 2013 è nuovamente assistente alla regia di Paolo Virzì nel film Il capitale umano. Il suo primo romanzo, Un giorno sarai un posto bellissimo, edito da Baldini&Castoldi. Nel 2018 pubblica il suo secondo romanzo, L’amore capovolto, edito da Rizzoli. Nel luglio del 2017 partecipa alle riprese del film con Beppe Fiorello a Riace “Tutto il mondo è paese” Con Antonio Larosa, giornalista Premio Mario Congiusta Ore 22,30 Sandro Joyeux (FRA) AfroFolk ‘n Reggae L’impegno dell’artista italo francese lo porta suonare tra i migranti sfruttati nell’agricoltura italiana e nelle baraccopoli. Il concerto di Sandro Joyeux è un’iniezione di pura energia e allegria. È un viaggio mistico,trasportati dalla sua voce calda e intensa, attraverso i ritmi del deserto e le strade polverose del West Africa, tra le banlieues parigine e il reggae dei ghetti giamaicani. Un’ora e mezza di spettacolo per un repertorio che spazia dai brani originali alle rivisitazioni di classici e tradizionali africani. Un ragazzo di origini francesi che si mette in testa di spostare al centro dell’universo l’Africa nera con i suoi dialetti, le sue mille frammentazioni per poi impossessarsi di canzoni in arrivo dal Mali, dal Senegal, dal Niger, dal Congo, dalla Costa d’Avorio come “Kemè Bouramà” e “Sunu societè”, parti integranti della tradizione africana, sconosciuta da chi si fa scudo della pelle bianca e delle sue sicurezze. È interprete ironico e scanzonato, avvolgente e coinvolgente,alla maniera dei Griot ammalia il pubblico attraverso i suoi suggestivi racconti di viaggio o le storie e leggende legate alle canzoni,lo prende per mano e lo coinvolge fino a farlo cantare a squarciagola in lingue esotiche e sconosciute.Che sia solo o con la band,il risultato è sempre lo stesso,non puoi fare a meno di muoverti.