(DIRE) 23 Lug. – Subito 1.600 assunzioni per potenziare i Centri per l’impiego, pero’ l’obiettivo e’ raddoppiare gli 8mila operatori che ci sono attualmente. E’ la richiesta delle regioni, condivisa dal ministro Luigi Di Maio, che e’ emersa al termine dell’incontro tra il vice premier e gli assessori regionali al lavoro. Lasciando la sede dello Sviluppo economico, Cristina Greco, assessore al lavoro della Toscana e coordinatrice degli assessori al lavoro della Conferenza delle regioni, spiega alla Dire: “Prosegue il confronto con il ministro, oggi abbiamo condiviso le priorita’ e le azioni da mettere in campo per l’obiettivo finale che deve essere il potenziamento dei centri per l’impiego. Un rafforzamento quantitativo e qualitativo, non solo un maggior numero di addetti, noi gia’ con il governo precedente avevamo un piano di 1600 unita’ e quindi partiremo da questo, ma in realta’ in tutto il territorio nazionale abbiamo meno di 8 mila operatori, l’obiettivo finale dovrebbe essere almeno quello di raddoppiarli”, sottolinea. Questo potenziamento “dovra’ essere inserito nella prossima legge di Bilancio, una nostra richiesta forte e’ che non siano nuovi precari, ma assunti a tempo indeterminato e su questo il ministro e’ d’accordo”. Percio’, prosegue l’assessore toscana, “ci vorra’ un intervento legislativo perche’ ci serviranno risorse stabili e una deroga ai nostri limiti assunzionali”. Soddisfatto anche il ministro Luigi Di Maio che vede la meta: “Adesso avviamo il piano di stanziamento dei fondi per potenziare i centri per l’impiego, quindi dopo la riunione di oggi siamo d’accordo sull’idea di intervenire in maniera omogenea sui centri per l’impiego, di potenziare il personale e i fondi per le strutture dei centri”, osserva. Quindi “da domani si mettono al lavoro i tecnici degli assessorati con i tecnici del ministero e scriviamo tutte le norme che servono per far si’ che i centri per l’impiego diventino una opportunita’ per i giovani e non una umiliazione”, garantisce il vice premier. “Non piu’ un muro di gomma che respinge i disoccupati ma finalmente uno strumento per reinserire lavorativamente le persone e per farlo serve personale piu’ qualificato, ne dovremo assumere di piu’, e strutture all’altezza. Abbiamo una platea potenziale di 6 milioni di persone che potrebbero rivolgersi ai centri per l’impiego ma nella situazione attuale solo il 2% si rivolge a loro. Noi dobbiamo ambire a farli funzionare davvero”, conclude Di Maio.