Fisco. Cna: un paese e mille tassazioni. Gorizia e Reggio C. ad antipodi

Pressione fiscale su piccola impresa. A 61,2% salirà nel 2018 al 61,4% (DIRE) 17 Lug. – La pressione fiscale media sulla piccola impresa tipo italiana, salita nel 2017 dello 0,3% al 61,2%, nel 2018 e’ destinata a crescere ancora, portandosi al 61,4%. Un incremento compiutamente ascrivibile all’aumento programmato della contribuzione previdenziale dell’imprenditore. Di conseguenza, il giorno della liberazione fiscale media si allunghera’ di altre ventiquattr’ore, per arrivare all’11 agosto, contro il 10 agosto del 2017 e il 9 agosto del 2016. Intanto si va ampliando il divario tra la pressione fiscale che grava sulle piccole imprese e quella media nazionale. Nel 2017 e’ andata dal 61,2% sulle piccole imprese al 42,4% sulla totalita’ dei contribuenti: un’ingiustizia che vale 18,8 punti percentuali. Lo dice il Rapporto 2018 dell’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione delle Pmi, dal titolo ‘Comune che vai, fisco che trovi’, presentato oggi. Se guardiamo da vicino le citta’ radiografate dall’Osservatorio CNA, pero’, la situazione appare ben differente. Con strappi anche consistenti all’insu’ e all’ingiu’. Tra Reggio Calabria e Gorizia, ad esempio, c’e’ un abisso. Reggio Calabria rimane il capoluogoche maggiormente tartassa le piccole imprese con un Ttr del 73,4% (+0,2% rispetto all’anno scorso). Alle spalle della “maglia nera” – spiega il Rapporto – si conferma Bologna (72,2%), seguita da Roma e Firenze (69,5%), Catania (69%), Bari (68,5%), Napoli (68,2%), Cremona e Salerno (67,3%), Foggia (66,8%). Ne deriva che la liberazione fiscale scattera’ il 24 settembre per Reggio Calabria, il 20 settembre per Bologna, il 10 settembre per Roma e Firenze, l’8 settembre per Catania, il 6 settembre per Bari, il 5 settembre per Napoli, il 2 settembre per Cremona, il primo settembre per Salerno, il 31 agosto per Foggia. Agli antipodi di Reggio Calabria si piazza Gorizia, dove il Ttr incide soltanto per il 53,8%. Nell’ordine seguono Udine (54,5%), Imola (54,9%), Cuneo, Trento e Belluno (55%), Sondrio (55,3%), Carbonia (55,8%), Arezzo (56,1%) e Mantova (56,2%). Di conseguenza la liberazione fiscale e’ scattata il 14 luglio per Gorizia, scatta oggi 17 luglio per Udine, domani 18 luglio per Imola, posdomani 19 luglio per Cuneo, Trento e Belluno, il 20 luglio per Sondrio, il 22 luglio per Carbonia, il 23 luglio per Arezzo e Mantova. Questa densa lista di numeri- spiega il Rapporto- ha una rappresentazione plastica, per certi aspetti impressionante, nel reddito disponibile medio mensile nei Comuni che si pongono ai margini della classifica. Rispetto al valore di circa 1600 euro nettimensili, mediamente percepiti dall’imprenditore tipo dell’Osservatorio, a Gorizia la somma schizza intorno a 1900 euro, a Reggio Calabria precipita a poco piu’ di 1100. Un abisso di quasi 800 euro, pari a 19,6 punti di Ttr e a 72 giorni di Tfd. La graduatoria per reddito mensile disponibile e’ aperta da Gorizia, con 1927 euro. Dietro il capoluogo isontino a completare la top ten si piazzano Udine (1895 euro), Imola (1880 euro), Cuneo (1876 euro), Trento (1875 euro), Belluno (1873 euro), Sondrio (1864 euro), Carbonia (1843 euro), Arezzo (1828 euro) e Mantova (1825). All’opposto la top ten dei meno fortunati scende da Foggia (1382 euro) a Salerno (1364 euro) e quindi via via scivola attraverso Cremona (1363 euro), Napoli (1323 euro), Bari (1310 euro), Catania (1292 euro), Firenze e Roma (1271 euro), Bologna (1157) per arrivare a Reggio Calabria, con 1109 euro. (Sor/ Dire) 11:11 17-07-18

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