Firmato oggi a Tokyo, il Jefta , un accordo di libero scambio posto in essere tra i vertici dell’Unione europea e il Giappone. A firmare il documento : il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe. L’ accordo prevede la sottoscrizione di diverse intese politiche su una serie di temi regionali e multilaterali . I tre leader con la sottoscrizione del patto si sono scoperti “geograficamente distanti ma vicini su temi come politica e economia”. Il Jefta dovrà essere presentato al Parlamento europeo e dovrà essere ratificato dallo stesso parlamento Ue e dal Giappone prima della sua entrata in vigore prevista intorno alla fine di marzo 2019, prima dell’inizio della Brexit,
Con la stipula dell’accordo il Giappone eliminerà il 94 per cento dei dazi sulle importazioni provenienti dall’Unione europea, incluso l’80 per cento di tutti i prodotti ittici e agricoli che risulteranno più economici e vantaggiosi in termini di prezzo. L’Unione europea, d’altra parte, cancellerà le imposte sul 99 per cento delle merci giapponesi: in particolare una maggiore apertura sarà prevista per il settore automobilistico e gli apparecchi televisivi- Soddisfacente anche quanto stabilito per il settore agroalimentare: al termine del suo iter, il Jefta consentirà all’85 per cento dei prodotti agroalimentari Ue di entrare in Giappone senza dazi doganali. Su alcuni prodotti, come il manzo, saranno gradualmente ridotte le tariffe imposte. Godranno invece in Giappone dello stesso livello di protezione che hanno riconosciuto in Europa prodotti come il il formaggio francese, Roquefort, l’austriaco Tiroler Speck, prosciutto delle Ardenne belghe e la Polska Wódka (la vodka polacca). Escluso completamente dall’accordo il commercio del riso.
il Jefta è la premessa per una nuova storia nei rapporti intercorrenti tra il Giappone e l’Europa: “Stiamo mettendo in piedi il più grande accordo commerciale bilaterale di sempre – dichiara Tusk – Un atto di enorme importanza strategica per l’ordine internazionale basato sulle regole, in un periodo in cui alcuni tentano di metterlo in discussione. Mandiamo un chiaro messaggio contro il protezionismo americano: l’Ue e il Giappone restano pronti per cooperare. Oltre al commercio stiamo concordando anche un robusto quadro di riferimento per una serie di aree, come sicurezza e difesa, energia e clima, scambi tra popoli“. Per Jean-Claude Juncker questa è la prova concreta “che siamo più forti e meglio posizionati quando lavoriamo insieme perchè non c’è protezione nel protezionismo e non c’è unità dove c’è l’unilateralismo”.
MS