La Procura della Figc nel processo di Martedì al tribunale federale nazionale sarebbe intenzionata a sanzionare pesantemente Chievo Verona e Parma. Il club veneto accusato di plusvalenze fittizie, mentre gli emiliani per tentato illecito sportivo
Giornate caldissime e bollenti non solo sul mercato per Chievo Verona e Parma. Entrambe rischiano la partecipazione al prossimo campionato di Serie A. Dalla Procura della Figc, come sostiene l’Ansa, sono infatti in arrivo ai processi di domani (17 luglio) al tribunale federale nazionale richieste pesanti in termini di penalizzazione, “afflittive”, ovvero da applicare sulla stagione appena conclusa. Il Chievo, a processo con il Cesena, club sparito dal calcio professionistico, sarebbe accusato di aver effettuato scambi di giocatori con lo stesso club cesenatico. Le due società si sarebbero scambiati trenta calciatori e da qui sarebbero generate plusvalenze fittizie per oltre 25 milioni di euro, stando all’accusa della Procura federale.
Diversa ma comunque pesante, l’accusa contro il Parma. Al centro della vicenda ci sarebbe l’attaccante Emanuele Calaiò accusato di aver violato l’articolo 7, commi 1 e 2 del Codice di giustizia sportiva. Il giocatore, pochi giorni prima del match valevole per la Serie B contro lo Spezia, avrebbe inviato alcuni messaggi con l’applicativo whatsapp a due colleghi avversari liguri, Filippo De Col e Claudio Terzi per un minor impegno agonistico. Il tutto finalizzato alla promozione del Parma in serie A.
E se la Figc confermasse le accuse di Parma e Chievo Verona con conseguente retrocessione chi subentrerebbe al loro posto? Ad attendere l’esito ci sono tante società: tra queste le retrocesse Crotone, Hellas Verona e Benevento, ma anche il Palermo potrebbe inserirsi. Naturalmente, in caso di retrocessione di Chievo e Parma, la Figc provvederà a stilare una graduatoria. Ipotesi che, invece, potrebbero cancellarsi se ai due club imputati verranno inflitti solo ed esclusivamente punti di penalizzazione.