REGGIO CALABRIA – «Formazione e lavoro sono due aspetti primari per il rilancio dello sviluppo sul nostro territorio. Gli enti territoriali, il Comune e la Città Metropolitana, hanno fatto e continueranno a fare la loro parte. A Reggio Calabria credo sia giunto il momento di tornare a parlare di assunzioni nella pubblica amministrazione. Gli ultimi dipendenti assunti in organico al Comune risalgono addirittura agli anni ’90. Nonostante la normativa imponga una lunga schiera di paletti, dobbiamo affermare con forza che il Comune e la Città Metropolitana di Reggio Calabria necessitano di forze fresche. La dotazione è pressoché dimezzata rispetto al reale fabbisogno e non è semplice in questa condizione garantire fluidità e rapidità nei processi che riguardano la pubblica amministrazione. C’è bisogno del giusto ricambio generazionale, con un periodo di affiancamento tra chi sta per andare in pensione e chi avvia il suo percorso professionale». Lo ha dichiarato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà intervenendo nell’ambito dell’evento di presentazione della proposta “Metro”, organizzato dalla UilTemp in sinergia con la Camera Sindacale Territoriale di Reggio Calabria, tenutosi oggi a Palazzo Alvaro.
«Nonostante non vi sia una responsabilità diretta degli Enti locali sul tema del lavoro – ha spiegato il sindaco – in questi anni ci siamo adoperati per tutelare e salvaguardare i livelli occupazionali di una serie di aziende, pubbliche e private, che rischiavano di chiudere battenti in città. Mi riferisco ad Atam, ma anche Reges e Recasi, alla ex Multiservizi, agli ex Lsu-Lpu Comunali, ma anche a vicende come la crisi di Villa Aurora, il periodo di incertezza delle ex Officine Omeca, poi brillantemente superato con l’arrivo di Hitachi, o di altre aziende private, grandi e piccole. Nulla di tutto ciò che è avvenuto era scontato. Eppure ci siamo battuti su tutti i fronti per tutelare i lavoratori e dare loro una prospettiva di sicurezza per il futuro, ottenendo anche importanti risultati».
«Io credo che oggi siamo in grado di ragionare su un nuovo orizzonte – ha aggiunto Falcomatà – che è quello della crescita. Gli enti territoriali possono rappresentare un supporto valido, soprattutto nel settore della formazione professionale. E’ paradossale che le ditte che vincono gli appalti sul nostro territorio si portino la manodopera da fuori perché sostengono che in città non esistano professionalità adeguate per gli incarichi specializzati. Il nostro obiettivo quindi è quello di creare manodopera specializzata pronta da integrare in short list dalle quali possano attingere le aziende private che investono sul nostro territorio. Penso al settore delle costruzioni, all’ambito commerciale, a quello turistico. Sono convinto che si possa e si debba fare di più. Le risorse ci sono – ha aggiunto il sindaco – soprattutto grazie ai finanziamenti che siamo riusciti ad attivare in questi anni. Decreto Reggio e Patti per il Sud sono i due pilastri sui quali costruire questo percorso, che vogliamo costruire dal basso attraverso un lavoro di concertazione, anche con i sindacati, che ringrazio per aver aperto una serie di riflessioni sul tema del lavoro, della formazione e dello sviluppo».