Reggio Calabria, riflessioni di Mauro e Castorina sulle politiche dell’immigrazione

“La morte di Sacko Soumayla è un fatto grave che mina la nostra idea di accoglienza e, soprattutto, di dignità della vita”, è quanto affermano il Vicesindaco Riccardo Mauro e il consigliere delegato alle politiche per l’immigrazione Antonino Castorina. “Questo gravissimo avvenimento non può non indurci ad una riflessione. La Città Metropolitana di Reggio Calabria, fin dalla sua costituzione, ha deciso di affrontare il tema delle Politiche per l’Immigrazione istituzionalizzando un settore che divenisse raccordo tra i Comuni metropolitani e la Prefettura per sostenere le situazioni emergenziali e di estrema criticità che il territorio metropolitano vive ogni giorno. Dal nostro insediamento abbiamo lavorato per formare coloro che avrebbero operato nel campo dell’accoglienza senza costi per gli operatori, affrontando, con il comune di San Ferdinando e la Prefettura, la situazione drammatica dei migranti, troppi, che vivono nella tendopoli. Abbiamo finanziando con fondi della Città Metropolitana un protocollo di accoglienza per un percorso di integrazione e di inserimento nel contesto sociale locale spiegano ancora i due esponenti dell’amministrazione Falcomatà -. A questo lavoro di programmazione si aggiunge la costanza quotidiana della Polizia Metropolitana che, con consapevolezza ed esperienza ha da subito affrontato le situazioni di criticità riscontrante durante gli sbarchi e le situazioni ad alto rischio come quelle avvenute tra San Ferdinando e Rosarno. Per il lavoro che stiamo portando avanti e per i valori che costituiscono parte integrante dell’Ente Metropolitano riteniamo corretto qualora fosse giuridicamente possibile costituirci parte civile nel procedimento per la morte di Sacko Soumayla. Non ci fermeremo a questo – concludono Castorina e Mauro – intendiamo potenziare le attività per percorsi di accoglienza e di integrazione, come quelli di prevenzione e controllo, per mezzo del Corpo di Polizia Metropolitana e rafforzeremo il nostro confronto con i sindaci della zona e con le autorità preposte per prevenire episodi che umiliano il nostro territorio e la nostra identità metropolitana”.

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