Il senatore Marco Siclari, nel suo intervento al Senato post voto di fiducia, ha ricordato al nuovo Governo le priorità del Sud, ribadendo «a tutti voi del governo: chi vive al Sud è italiano». Dopo aver ascoltato con grande attenzione il programma presentato dal nuovo governo da uomo di centrodestra e cittadino italiano Siclari non ha potuto esimersi dal fare presente che nel programma presentato oggi non vi è traccia dei temi che riguardano il Sud del paese. «La posizione rispetto al Governo è in perfetta linea con quanto annunciato dal presidente Berlusconi, e farò, inoltre, attenzione a tutto quello che sarà discusso nelle varie commissioni e riguardante il Sud Italia – ha dichiarato Siclari in Senato – Esistono emergenze che il meridione è costretto a vivere e non vede risposta nei vostri programmi, in particolare, le infrastrutture, la sanità ed il comparto giustizia. In molte regioni del Sud gli ammalati non hanno presidi pubblici, ormai ridotti al lumicino senza personale ed attrezzature, reparti chiusi e intere strutture soppresse, in particolare in Calabria si vive una situazione paradossale, per la quale ho già interrogato il ministro alla salute. Signori ministri, ma i vostri colleghi di partito, vi hanno in formato che le strutture convenzionate, in Calabria, sono state costrette, oggi, a non erogare più prestazioni convenzionate, dunque o paghi per avere prestazioni private o scappi, e anche per scappare servono le possibilità economiche, o muori e voi, governo, vi presentate senza considerare la gravità del “diritto alla salute” al sud. Da medico, da politico e da cittadino, mi batterò in questa sede, per dare fine e regolamentare al meglio la disciplina del commissariamento che ha portato a tutto questo ed ho depositato una mozione in merito. Nel vostro programma – ha ribadito il senatore Siclari – non vi è traccia delle infrastrutture e delle grandi opere per il sud: dall’alta velocità agli aeroporti per non rimanere isolati, dai porti commerciali a quelli turistici per creare occupazione, dal made in sud alla pesca e dall’artigianato all’ agroalimentare per dare respiro alle nostre imprese non avete illustrato una sola idea». Siclari ha posto poi i riflettori sul porto di Gioia Tauro mai nominato nel programma di Governo. «Questa vostra distrazione porterà il porto ad essere un’immensa cattedrale nel deserto da cui dipendono le sorti economiche non solo della Calabria ma di tutto il meridione. Come è possibile che non si comprende che le infrastrutture e i collegamenti veloci siano la chiave per rilanciare il Sud Italia fino alla parte ionica della Calabria e la parte sud della Sicilia, ricche di meraviglie per poter creare una rete turistica che sia realmente attrattiva e che possa portare il sud ad avere quel Pil necessario che serve al paese intero per uscire dalla crisi. Per 50 anni avete detto che il ponte non era utile perché’ mancava l’autostrada, adesso che l’autostrada è stata realizzata grazie alla “legge obiettivo del 2001 governo Berlusconi” non troviamo traccia nel vostro programma, pur essendo, il ponte, richiesto dalle 2 regioni Calabria e Sicilia». Il terzo punto affrontato da Siclari riguarda il comparto giustizia: «Dobbiamo necessariamente dare soccorso anche al comparto giustizia gravato da una mole di lavoro immenso e dotato di scarse risorse. Vi do subito la soluzione, considerando che nel vostro contratto non vi è traccia: basterebbe far scorrere la graduatoria di assistenti giudiziari, aumentare numero dei magistrati e cancellieri, stabilizzare i tirocinanti di giustizia che stanno operando nei vari tribunali tra cui quelli della Calabria – concludendo Siclari ha ribadito come – non guardare al sud all’interno del vostro programma di governo è una mancanza di attenzione e rispetto verso tutti gli italiani, che non può passare inosservata, e rappresenta la fine, sul nascere, del tentato rilancio dell’intero paese». Siclari, infine, ha lanciato un monito evidenziando che il Ministero per il Sud rischia di rimanere demagogia perché non ha ne line guida ne programmi ne fondi.