Roma 22:40 – Il primo test del governo giallo-verde ha superato indenne e senza sorprese il primo scoglio, ottenendo la fiducia al Senato . Il Senato ha approvato la fiducia al governo di Giuseppe Conte. I voti favorevoli sono stati 171, i contrari 117, gli astenuti 25. I presenti erano 314, i votanti 313. L’esecutivo M5s-Lega ottiene 10 voti in più della maggioranza assoluta (161 senatori) e due in più di quelli che presero sia Gentiloni sia Renzi per i loro governi. I 171 sì di stasera sono esattamente i voti che si aspettava la nuova maggioranza, risultanti dalla somma dei 109 senatori grillini e dei 58 della Lega, ai quali si sono aggiunti due espulsi dal M5s e due eletti all’estero del Maie. Tre senatori a vita si astengono sul voto di fiducia, mentre due sono in congedo: Giorgio Napolitano e Carlo Rubbia. E Renzo Piano è assente. Si sono astenuti Mario Monti, Giuliana Segre, Elena Cattaneo. Domani sarà l’ora della Camera con il discorso e il voto di fiducia. Il discorso al Senato è durato ben 75 minuti ed ha confermato punto per punto il contratto di governo siglato tra Lega e Cinque stelle. Confermando l’appartenenza all’alleanza atlantica e il rispetto dei parametri europei, in una Ue più equa. Ma anche riorientando la politica estera italiana verso Mosca. Giuseppe Conte si è preso la scena parlamentare elencando a Palazzo Madama le priorità dell’esecutivo che sta nascendo. Partendo da una duplice premessa: il contratto è “una pagina scritta che vincola” e per il Paese ora “soffia un vento nuovo”(Ansa.it).