La Polizia di Stato di Forlì e il Commissariato di Cesena, con un’operazione lampo, hanno arrestato un truffatore seriale che operava nel web. A fine maggio, la Polizia Postale del Lazio contattava la Squadra mobile di Forlì in quanto, da diverso tempo, pervenivano numerose denunce di truffe che anche se on line finivano per definirsi sul territorio di Cesena. Le vittime, dopo aver messo in vendita su internet apparecchiatura elettronica e digitale (macchine fotografiche di valore, cellulari di ultima generazione, laptop, tablet…) venivano contattate da un utente che provvedeva a definire l’acquisto e garantiva il pagamento come sicuro, attraverso il circuito “paypal”. Tale acquirente, poi, per confermare l’avvenuto pagamento, inviava copia della ricevuta tramite il proprio indirizzo di posta elettronica. Il venditore, credendo veritiera l’avvenuta transazione, tramite corriere faceva recapitare la merce in zona Cesena. Nell’indirizzo di consegna, infatti, era indicata sempre la stessa via, ma veniva modificato il numero civico in quanto, essendo molto breve, permetteva al truffatore di farsi trovare di volta in volta in strada all’arrivo del corriere espresso. Ovviamente i dati anagrafici che forniva erano inesistenti. L’operazione veniva avviata a seguito della segnalazione di un venditore che, dopo aver spedito la merce, controllava il proprio conto paypal e si accorgeva che non era stata accreditata nessuna somma. Contattata l’assistenza clienti del sito “paypal” e fornendo l’ID ricevuto nella falsa email, scopriva, quindi, che a quel seriale non corrispondeva nessuna transazione. A quel punto, il ragazzo si rivolgeva alla Polizia di Stato, che si recava tempestivamente a Cesena, nella via indicata per la consegna della merce, riuscendo ad intercettare il corriere mentre era in procinto di consegnare al truffatore il pacco. L’uomo veniva immediatamente fermato e portato in Commissariato a Cesena. Si riusciva, poi, ad individuare la dimora del truffatore presso Ravenna, dove i poliziotti, arrivati sul posto, rinvenivano altro materiale provento delle medesime truffe, tra cui un cellulare ed una macchina fotografica. Oltre alle numerose schede telefoniche che di volta in volta venivano utilizzate per contattare le ignare vittime, l’uomo, un cittadino nigeriano regolare e incensurato, veniva denunciato per truffa aggravata continuata e resistenza a Pubblico Ufficiale. Il consiglio in questi casi è quello di controllare il proprio conto paypal e di verificare l’ID di transazione sul sito Ufficiale del circuito in questione.
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