Il superamento dell’impasse politica in Italia, culminato con la nascita del Governo Conte, dopo settimane di stasi e l’ipotesi di un ritorno alle urne, e il ribaltone in Spagna con Pedro Sanchez nuovo premier alla guida di un Governo a impronta socialista, rimuovono due elementi di incertezza e insieme ai brillanti dati Usa sui nuovi posti di lavoro, spingono al rialzo le Borse europee. Lo spread tra i Btp e il Bund tedesco ha chiuso a quota 239 punti, in leggera crescita rispetto ai minimi della mattinata. Il differenziale di rendimento è sceso fino a 211 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano sceso invece al 2,64%.Madrid è stata la migliore, nel giorno in cui il Parlamento ha votato la sfiducia al Governo Rajoy, ed è salita dell’1,6%. Piazza Affari, dopo aver sfiorato il +3% in mattinata, ha concluso le contrattazioni a +1,49% principalmente a causa delle perdite accusate da Fiat Chrysler (-4,5%). Exploit invece per le banche con Banco Bpm (+8,4%), Bper (+7,9%) e Ubi (+5,7%) in prima fila e in grado di ridimensionare le forti perdite accusate nella prima parte della settimana. Nell’intera settimana comunque il Ftse Mib – il principale indice dei mercati azionari italiani- ha ceduto l’1,3%.L’euro/dollaro dopo essere salito in mattinata sopra 1,17 è tornato a 1,1670 dopo la pubblicazione dei dati sul lavoro Usa. Petrolio in calo, con il petrolio texano Wti che vale 11 dollari in meno di quello scozzese Brent. A far correre il Brent, utilizzato come riferimento internazionale, contribuiscono fenomeni speculativi, legati alla geopolitica e in particolare alla previsione di un calo dell’offerta iraniana dopo la reintroduzione delle sanzioni Usa.
MS