Nelle ultime ore i Carabinieri della Compagnia di Agrigento, in collaborazione con i colleghi del NAS di Palermo e del locale Nucleo CC Ispettorato Lavoro, hanno setacciato alcune farmacie del capoluogo, per verificare il rispetto delle particolari normative vigenti in materia. Al termine delle verifiche, presso una farmacia cittadina è stato accertato che in varie occasioni, era stata potenzialmente attuata una vera e propria truffa, per ottenere il rimborso indebito delle “fustelle”. Infatti, i bollini farmaceutici (noti come fustelle), sono dei talloncini che si trovano sulle confezioni dei farmaci e costituiscono la garanzia dell’autenticità dei medicinali in commercio in Italia. Vengono tolte dalla confezione ed applicate sulla ricetta del medico, quando la prescrizione del determinato farmaco è rimborsabile. Il titolare della farmacia in questione, secondo quanto emerso nel corso delle verifiche, avrebbe venduto regolarmente i farmaci ai clienti, togliendo però le fustelle dalle confezioni, per poi richiedere l’indebito rimborso dei farmaci al Servizio Sanitario Nazionale. Proprio da questo modus operandi, è derivato il nome dell’operazione svolta dai Carabinieri: “Prendi uno e pagano in due”, ovvero sia il cliente sia il Servizio Sanitario Nazionale”. Sono state così sequestrate circa 500 scatole di farmaci senza fustelle, mentre per il titolare della farmacia è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Agrigento per “Tentata truffa aggravata”.
fonte — Comando Provinciale di – Agrigento, 01/06/2018 11:24 – carabinieri.it