Un volo partito dall’aeroporto di Schiphol nei Paesi Bassi e diretto a Gran Canaria in Spagna è atterrato in Portogallo a causa del cattivo odore emanato da un passeggero
Con buone probabilità si è trattato dell’aereo più puzzolente del mondo. Potrebbe intitolarsi così l’avventura, finita bene, di un volo T. partito dall’aeroporto di Schiphol nei Paesi Bassi e diretto a Gran Canaria in Spagna. Destinazione che l’aereo non ha mai raggiunto. Perché a bordo c’era troppa puzza. Un passeggero ha infatti emanato odori quantomeno sgradevoli tanto da causare vomiti e svenimenti dei presenti. Un disagio che ha suscitato le proteste dei passeggeri e che ha convinto il pilota a richiedere un atterraggio di emergenza alla torre di controllo dello scalo di Faro, nel sud del Portogallo. Come riferito dal portavoce della T. la puzza proveniente dal passeggero aveva invaso la cabina di pilotaggio e tutto il velivolo in maniera talmente forte da non lasciare scelta. L’unica possibilità di continuare il volo e portare tranquillamente destinazione tutti i viaggiatori era provvedere a un’igienizzazione immediata. Secondo quanto riferito, il personale a bordo del servizio T. ha cercato di metterlo in quarantena in un bagno del Boeing 737 prima che i piloti fossero costretti a deviare il volo. Così dopo aver chiesto e ottenuto senza indugio l’autorizzazione alla discesa, il pilota è atterrato nell’aeroporto di Faro. E qui il wc e la cabina sono stati puliti e ventilati dopodichè l’aereo è ripartito verso la sua destinazione finale. Stranamente, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non è stato il primo incidente maleodorante su un volo della T. quest’anno. A febbraio, un aereo T. da Dubai ad Amsterdam è stato costretto a fare un atterraggio di emergenza nella capitale austriaca di Vienna, dopo che un passeggero non riusciva a smettere di scoreggiare, causando una rissa tra diversi passeggeri. Tutto è bene quel che finisce bene.
C.S. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”