Luigi Di Maio torna sui suoi passi e decide di dialogare col Presidente Mattarella, solo qualche ora prima voleva metterlo in stato d’accusa. La proposta del grillino riprevede l’asse con la Lega di Salvini per un Governo politico del Paese. In questo caso il “nodo” Savona, verrebbe sciolto assegnando il professore ad un altro ministero. Una soluzione che non è spiaciuta a Mattarella che sta valutando ma che passa adesso nelle mani di Matteo Salvini e ovviamente del diretto interessato. Il leader della Lega sta valutando con calma e studiando la situazione, così come è già avvenuto per il possibile l’impeachment. Spostare un economista dalla sua naturale destinazione in una squadra di Governo non è serio a meno che non gli si trovi un’adeguata collocazione che sia utile per il Paese. “Quando abbiamo proposto il professor Savona è stato perché era il migliore per fare il ministro dell’Economia. Se Di Maio ha cambiato posizione ne parlerò con lui“. Certo a ragionarci, l’Italia non è “padrona” di nominare il ministro che vuole perchè deve essere ben accettato dai mercati, fa ben capire la situazione di perdita di sovranità, verso cui inevitabilmente si sta sprofondando. Salvini in ogni caso non chiude la porta e nelle prossime potrebbe accettando, far partile la nuova legislatura. Il paese ha necessariamente bisogno di una guida politica decisa e apprezzata dai suoi cittadini per gestire la difficile situazione economica e la speculazione dei mercati finanziari. (immagini di repetorio)
Fabrizio Pace