Economia: 12 banche a rischio declassamento “downgrade”

Con il termine “rating” – che in italiano viene tradotto esattamente con il vocabolo “valutazione”- si intende il metodo utilizzato per fornire informazioni sulla redditività dei titoli obbligazionari, dei titoli azionari, dei prodotti finanziari e sullo stato di salute economica degli stati, ma soprattutto si intende il giudizio emesso sul rischio di insolvenza altresì detto rischio di credito o “rischio di controparte” degli emittenti di titoli  nei confronti degli investitori.L’esigenza di ottenere una tale valutazione imparziale e oggettiva nasce dalla necessità degli investitori di rendere gli investimenti più consapevoli e intenzionali, avendo a disposizione dati e bilanci trasparenti e indici finanziari chiari e veritieri . Le agenzie di rating hanno avuto uno sviluppo strutturato a partire dagli anni ’70-’80, a seguito della globalizzazione, che ha portato dei cambiamenti importanti nei mercati finanziari. Infatti, in questi ultimi decenni, è aumentato il ricorso al mercato dei capitali da parte di un numero crescente di investitori, che hanno messo in atto strategie di investimento sempre più complesse e diversificate.
Le principali agenzie, in atto esistenti sono Standard & Poor’s, Moody’s e Fitch Ratings. Le prime due hanno sede a New York City mentre l’ultima presenta due sedi: una a NewYork City e l’altra a Londra. Esse svolgono una funzione di informazione, fungendo da intermediari tra gli emittenti di titoli e gli investitori,  svolgono una funzione di regolamentazione della sorveglianza all’interno dei mercati finanziari ed infine consentono un monitoraggio costante e globale dell’intero mercato dei tit oli. Tra i giudizi emessi dalle agenzie vi sono anche quelli che riguardano gli Stati, definiti, Sovrani. Da un punto di vista di rating, l’emittente sovrano è il governo (di solito nazionale o federale), che esercita di fatto l’autorità principale su una giurisdizione riconosciuta. La crisi dei debiti sovrani , ha fatto del credito sovrano un grosso problema e ha enfatizzato il ruolo delle agenzie di rating nel valutare ed esprimere giudizi su questo tema.Le agenzie danno agli Stati sovrani delle pagelle attraverso le quali gli investitori possano convincersi a comprare i titoli del loro debito pubblico . Anzitutto definiamo il rating sui debiti sovrani come la valutazione sulla capacità di uno Stato di adempiere alle proprie obbligazioni puntualmente e interamente.Al contrario, nel caso in cui il sovrano non fosse in grado di ripagare il proprio debito alla scadenza,ci si ritroverebbe di fronte ad uno stato di default.Con il termine “default” si intende, appunto, il fallimento. di una società (o di un’intera nazione) che non riesce a rimborsare i propri debiti secondo il piano previsto con i creditori.

Downgrade è  invece il termine usato quando c’è una revisione, in senso negativo, cioè al ribasso, da parte di una società di rating del grado di qualità del credito, ossia del grado di affidabilità attribuito a un ente emittente di titoli azionari e obbligazionari di pagare regolarmente i creditori .

Moody’s mette sotto osservazione per un possibile ‘downgrade’ 12 banche italiane a seguito della possibile revisione del rating sovrano dell’Italia. Coinvolte Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Cdp, Mediobanca, Bnl, Fca Bank, Credito Emiliano, Cariparma, Cassa Centrale Raiffeisen, Invitalia e Banca del Mezzogiorno.In tal caso, per loro diventerebbe più oneroso, e rischioso, emettere strumenti come obbligazioni e carta commerciale, in una spirale che avrebbe   come  ultima e ulteriore conseguenza,  i maggiori costi, con rincari su conti correnti, bollette etc. sulla clientela.

MS

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