Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino, esprime “soddisfazione per l’esito delle complesse indagini dirette dal Sostituto Procuratore dott. Roberto P. Di Palma e coordinate dal dott. Gerardo Dominijanni, Procuratore Aggiunto che hanno condotto all’arresto di sette persone accusate del reato di bracconaggio. “Anche in questa occasione – prosegue Bombino – la costante presenza dello Stato nell’area aspromontana si rivela fondamentale per affermare gli irrinunciabili principi di legalità e giustizia che stanno alla base dello sviluppo socio-economico di un territorio a cui l’Ente Parco riserva sempre maggiore attenzione. I reati contestati rappresentano una pericolosa minaccia nei confronti dell’avifauna selvatica, che costituisce uno dei più efficaci indicatori di biodiversità e di buona qualità dell’ambiente, come riconoscono le normative internazionali vigenti. Attività antropiche illecite come quelle riscontrate rischiano di compromettere seriamente la funzionalità degli ecosistemi, determinando profonde alterazioni agli equilibri tra le specie viventi ed i loro habitat, equilibri che l’Ente Parco, con impegno e dedizione, tutela quotidianamente con la propria presenza sul territorio. Un ringraziamento inoltre – ha concluso Giuseppe Bombino – va esteso ai Carabinieri Forestali coordinati dal Capitano Pietro Marchetta, che operando all’interno dell’Area Protetta tutelano la nostra biodiversità, prevenendo e contrastando i reati contro il patrimonio naturale”.