Si è presentato allo Sportello Unico per l’immigrazione della Prefettura, dopo essersi “appropriato” dell’identità di un’altra persona, con la documentazione necessaria per assumere 5 lavoratori stagionali di nazionalità indiana. C.R., queste le vere iniziali dell’uomo italiano di 53 anni, ha però esibito, come documento, una carta d’identità apparentemente genuina ma abilmente contraffatta, recante la sua fotografia ma con i dati identificativi di un altro.
L’impiegato della Prefettura, insospettito dalla lettera di convocazione mostrata dal 53enne, difforme da quelle solitamente inviate dal sistema informatico e per giunta priva di firma del dirigente, ha chiamato la Polizia di Stato. Immediatamente sono intervenuti gli agenti del commissariato Colombo, diretto da Ada Nitoglia, che hanno accertato, con una breve indagine, la vera identità dell’impostore, impedendogli di concludere l’iter burocratico volto a favorire l’ingresso illegale di cittadini extracomunitari, facendo ricadere le relative spese fiscali a carico dell’uomo a cui aveva sottratto l’identità. C.R. è finito in manette per possesso di documento falso ed è stato denunciato per sostituzione di persona e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
fonte — https://questure.poliziadistato.it/it/Roma/articolo/9505b0687a144313031397666