«L’incontro a Sofia dimostra concretamente come il presidente Silvio Berlusconi sia ancora un saldo riferimento internazionale per l’Italia». Lo afferma il senatore Marco Siclari, commentando l’incontro dei leader del Ppe avvenuto nella capitale bulgara. Il vertice, che avrebbe dovuto rappresentare esclusivamente un momento di preparazione del summit fra l’Ue e i Paesi balcani, si è ben presto tramutato in un’occasione per affrontare la situazione italiana, per la quale tutti i presenti – fra loro molti capi di Stato e di governo – hanno espresso preoccupazione. Indicativo del clima in cui si è svolto l’incontro, è stato l’hastag scelto dal presidente Berlusconi per la foto di gruppo: #wearefamily. «Una vera famiglia – rimarca Siclari – che da sempre riconosce grande credibilità a Berlusconi, come testimoniano le parole del primo ministro ungherese Viktor Orban che ha detto senza messi termini come il presidente sia il suo solo amico in Italia, a dispetto delle posizioni che lo vorrebbero più vicino a Matteo Salvini. Ciò evidenza che la stima internazionale di cui gode Berlusconi continua a aumentare con il passare de tempo perché la storia gli ha sempre dato ragione. Soltanto in Italia accade che qualche nuovo politico, che non è stato votato dal 70 % degli elettori e che, considerando gli astenuti, sono oltre l’80% i cittadini che non lo hanno votato, si sente in diritto di provare a ridimensionare il ruolo centrale per il nostro Paese del Presidente Berlusconi. Proprio chi non gode della medesima credibilità in Italia e, soprattutto, nel resto del mondo». Siclari ha poi espresso vivo compiacimento per le parole del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che, nel corso del vertice internazionale, ha auspicato un ingresso a breve termine dei Paesi balcani all’interno dell’Unione europea.
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