Falcomatà: «E’ il completamento di un cerchio, un grande messaggio di fiducia per il futuro»
Reggio Calabria – «Oggi lanciamo un grande messaggio di fiducia per il futuro. Vedere quei bambini che giocavano in mezzo ai rifiuti, nell’area della ex polveriera, oggi bonificata, faceva male al cuore. Una condizione indegna di un paese civile. Non potevamo di certo stare a guardare o addirittura girarci dall’altra parte come è stato fatto in passato. Oggi quei bambini guarderanno al futuro con più fiducia, avranno la possibilità di crescere in un contesto più virtuoso, che offre loro delle opportunità, sentendo finalmente le istituzioni dalla loro parte. E’ davvero il completamento di un cerchio». Con queste parole il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha commentato il protocollo d’intesa interistituzionale firmato oggi dal Comune di Reggio Calabria con la Prefettura di Reggio Calabria, l’Agenzia Nazionale per la destinazione di beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata ed il Tribunale di Reggio Calabria. «La demolizione di quelle indecorose baracche ed il trasferimento di quelle famiglie in beni confiscati alla criminalità organizzata ed acquisiti al patrimonio comunale, mette fine ad una condizione inaccettabile che andava avanti ormai da più di un decennio – ha aggiunto il sindaco parlando a margine della cerimonia tenutasi oggi presso la Prefettura di Reggio Calabria – grazie alla sinergia istituzionale messa in campo con la Prefettura, l’Agenzia per i Beni Sequestrati e Confiscati ed il Tribunale, oggi compiamo questo importante passo in avanti, propedeutico all’avvio del progetto di rigenerazione di quell’area che sarà trasformata in un grande parco urbano a disposizione dei cittadini del quartiere». «Lì dove fino a pochi mesi fa si alzavano le nubi tossiche delle carcasse di auto rubate ed incendiate – ha concluso il primo Cittadino – sorgeranno servizi per l’infanzia, giostrine, spazi verdi per la socializzazione. Un progetto che si collega alla struttura sportiva del campo di Ciccarello, anch’esso in corso di riqualificazione, in un disegno complessivo che punta alla rigenerazione dell’intero quartiere che viene progressivamente sottratto al degrado e riconsegnato alla cittadinanza. Credo sia una vera rivoluzione culturale, costruita in una cornice istituzionale che guarda alla lotta alle mafie, alla legalità autentica e alla giustizia sociale, obiettivi che danno ancora maggiore valore a questo progetto».