“Settimana della Cultura 2018” all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria dal 10 al 16 Maggio

Workshop, percorsi espositivi, seminari, installazioni multimediali, laboratori aperti, racconti accompagnati da gesti fotografici, sfilate ambientate nel corteggiamento della storia, immersioni shakespeariane, psichiatria e teatralizzazione della letteratura, ritorni informali alla natura, linguaggi del fumetto e strategie del disegno, assalgono per diversi giorni i campi d’azione della necessaria didattica frontale e laboratoriale. È la seconda edizione della “Settimana della Cultura” promossa dal Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, Prof.ssa Maria Daniela Maisano e coordinata dalla Prof.ssa Paolina Giansiracusa con la collaborazione dei coordinatori delle sette Scuole, Salvatore Borzi, Alfredo Maiorino, Filippo Malice, Giuseppe Monzo, Giuseppe Scala, Francesco Scialò e Antonietta Scordo. Le meditate consapevolezze consolidate dall’articolazione della conoscenza, sono pronte per nutrire ulteriormente l’istintiva ricerca della cultura artistica. L’apologia post-romantica del disordine sublimata dalla trasgressione ottocentesca sentimento=estetismo, cede il passo all’indispensabile fare. Le seti creative delle nuove generazioni, il trasloco di fiammanti sogni da elaborare e articolare per la realizzazione di un futuro inondato da certezze più umane, spingono l’Istituzione accademica ad aprirsi e dialogare con tutte le strutture scolastiche, universitarie e la cittadinanza dello Stretto. Sotto varie forme di proposte operative sono presenti tutte le Scuole attive in Accademia, quali Decorazione, Pittura, Scultura, Grafica d’Arte, Scenografia, Fumetto ed Illustrazione, Progettazione della Moda, per accedere al rituale della creatività. Il flagrante fervore elabora i ruoli da svolgere per arrivare all’altezza del tanto sospirato enigma dell’arte. Stili e diversità espressive apparecchiano privilegiate riflessioni per raggiungere nuove panoramiche bellezze. L’atto individuale si trasforma in impasto collettivo che si propone come energia magica e spirituale; è l’unica strada possibile per scrivere nuovi segni portatori di realtà e immaginazione. Poiché da sempre le discipline artistiche si nutrono di suggestioni e stimoli provenienti da energie culturali di vari paesi e nazioni, gli interventi e le differenti iniziative possono realizzare un esempio della necessità di proporsi all’altro per elaborare con rigore metodi e percorsi autentici. Sono segnali impossibili da occultare che affiorano con prepotenza nelle società contemporanee. Il frutto di queste fusioni e mescolanze fra passato e presente, o geografie opposte, costituiscono la base per un nuovo immaginario culturale. Tutte le espressioni figurative e plastiche sono il prodotto di un interminabile viaggio interdisciplinare tra pittura o scultura, fotografia o disegno, teatro o design, decorazione o storia, anatomie o architettura. Il tempo scompare nel meraviglioso, si perde il cronometrico valore degli egoismi. La “Settimana della Cultura” non misura più il quando e il perché ma propone semplicemente la preziosa unicità dell’universo creativo.
Ghislain Mayaud

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