“Sono stato licenziato dall’AVR a Ottobre 2016, per inidoneità alla mansione. Ho fatto ricorso ed ho vinto il ricorso, sono stato dichiarato idoneo per ben 4 volte dalla commissione SPISAL, loro hanno fatto opposizione e la hanno persa. Mi ritrovo ora con ben 2 cause vinte ma ancora sono senza lavoro. Ho deciso di iniziare oggi lo sciopero della fame, qui davanti della Prefettura, penso e spero così di smuovere le coscienze delle istituzioni, in modo da capire queli sono le vere ragioni per le quali ancora non rientro in servizio.” – Sono queste le parole del signor Andrea Mesiani che come si legge stremato dalla battaglia legale ha deciso di sensibilizzare l’opinione pubblica presidiando in maniera pacifica e simbolica lo spazio di fronte alla sede del governo in città, la Prefettura. La sua situazione si trascina da ben 2 anni, periodo durante il quale non sono ovviamente mancate le comprensibili difficoltà economiche per il signor Mesiani ed i suoi cari. Quest’ultimo nello stallo attuale non può fare alcun progetto per il futuro è quindi comprensibile la sua frustrazione nei confronti di chi ascolta la sua protesta pacifica ma non riesce a dare una risposta risolutiva al problema. Con lo sciopero della fame si spera che sua eccellenza il Prefetto, Di Bari, si possa fare carico di visionare o ri-visionare gli atti, ed in caso valutare l’attribuzione delle responsabilità del caso.
FMP