Ponte da record tra il 25 aprile e il 1 maggio per il turismo: 9,5 milioni di presenze in Italia, 1,6 milioni di arrivi, 2,7 miliardi il giro d’affari, con un aumento del 9,5% per il movimento economico e del 13,5% per i pernottamenti nelle strutture ricettive rispetto al 2017.In detto periodo le presenze hanno sfiorato i 5 milioni nelle strutture alberghiere e raggiunto i 4,5 milioni nelle strutture extra-alberghiere (B&B, appartamenti e case private, agriturismi ). I picchi di presenza sono stati registrati dal 28 aprile al 1 maggio: il tasso di riempimento delle camere degli esercizi ricettivi ha oscillato infatti tra l’80 e il 90% in città come Roma, Napoli, Firenze, Venezia e Milano. La crescita a consuntivo, è stata di 500 mila pernottamenti, 100 mila turisti e 200 milioni. E’ il consuntivo tracciato dalla Cna, la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, in un’indagine condotta dal Centro studi in collaborazione con Cna Turismo e Commercio su un campione di imprese associate distribuite in tutta Italia. I turisti hanno privilegiato le città d’arte, attratti da monumenti, musei, shopping. Il litorale marittimo si è assicurato il 55% delle presenze con una diffusione omogenea tra Sud, Isole, Liguria, Toscana, Romagna. Importante è stato il ruolo di calamita svolto dal turismo esperienziale: sempre più vacanzieri – fa notare la Cna – amano partecipare da protagonisti ad attività tradizionali, interagendo con artigiani, piccoli produttori, allevatori.
