Chiuse le consultazioni di Fico, ora riferirà a Mattarella

Roma 14:20 – Chiuse le ultime due consultazioni del Presidente della camera Roberto Fico da cui possiamo vedere, secondo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro uscente Martina, nonché traghettatore del PD, una timida apertura verso le intese cinquestelle. Martina ha apprezzato l’immediata chiusura, come richiesta dal PD, delle trattative con la Lega di Salvini, “suggerimento” immediatamente eseguito da Di Maio. Sempre da Martina non vengono nascosti i problemi e i “dolori di pancia” interni al proprio partito, “… non nascondiamo le differenze tra noi, è giusto dirlo per serietà e responsabilità; Ci interessa dare una mano a questo Paese in una fase delicata della storia istituzionale e politica. Se siamo arrivati fino a qui è perché altri hanno fallito, per 50 giorni assistito a diversi tentativi che non hanno prodotto un esito utile. Questo lavoro lo facciamo con spirito di servizio e nel solco degli indirizzi dati dal Presidente Mattarella”(Ansa.it). Concludendo con la notizia sulla convocazione della direzione nazionale Pd il 3 maggio prossimo per decidere se e come accedere a questo confronto da comunità collettiva. La risposta di Di Maio non tarda ad arrivare. Per Di Maio siamo entrati nella “Terza Repubblica”, ora di quale terza repubblica si sta parlando? Dichiarazioni del genere farebbero gelare il sangue anche ai più sprovveduti dato che per poter affermare ciò avremmo almeno dovuto avere un sostanziale cambio di ordinamento politico e costituzionale, ad esempio se si fosse vinto il famoso referendum voluto da Renzi. Viene affermato che nella terza repubblica non ci sono alleanze fra forze politiche, le quali fanno un passo indietro e lascerebbero lo spazio ai cittadini, come a dire che dal 1948 i cittadini non abbiano avuto voce in capitolo. Loro Affermano che la discussione sarà su un “contratto di Governo” al rialzo e non al ribasso, quindi sostituendo la parola alleanza con contratto. Viene poi messo l’accento al famoso “Reddito di cittadinanza” ponendo la domanda: “ai cittadini interessa, per quanto riguarda i 10 milioni di poveri, un reddito di cittadinanza che gli consenta di integrare il proprio reddito fino al di sopra della soglia di povertà, oppure che due forze politiche litighino per l’eternità?” e via discorrendo. Viene ribadito che loro penserebbero di mettere al centro le problematiche delle persone senza pensare ai loro tornaconto. Viene affermato di voler prendere in considerazione le “richieste” uscite dopo il voto del 4 marzo in merito a lavoro, disoccupazione e pensioni, ed il voler mettere mano all’informazione facendola divenire il più libera possibile, proprio nei giorni in cui il report sulla libertà di stampa, promulgato da Reporters sans frontières  posiziona al 46° posto il nostro Paese e fra le cause di tale situazione menziona le continue critiche del M5S verso i giornalisti (https://rsf.org/en/italy). (fonte: https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/videos/1689847284385144/). Ora spetta al Presidente Mattarella trarre le proprie conclusioni in merito al da farsi e sul come farsi. Sta di fatto che anche per Di Maio come per Salvini o si trova ora una soluzione oppure subito alle urne.

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About the Author: Carlo Viscardi