Comando Provinciale Livorno
Dalle prime ore del mattino circa 40 finanzieri del Comando Provinciale di Livorno, con la collaborazione di unità cinofile, stanno dando esecuzione, su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, ad un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale labronico, Dott. Antonio Del Forno, di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette soggetti di nazionalità tunisina per traffico di sostanze stupefacenti. L’Autorità Giudiziaria ha, inoltre, delegato quindici perquisizioni, nelle province di Livorno, Pisa e Bologna, nei luoghi riconducibili agli arrestati nonché ad altri 11 soggetti coinvolti nei medesimi traffici. Le operazioni di p.g., condotte anche con il supporto di militari della Tenenza di Molinella (BO) e della Compagnia di San Miniato (PI), sono finalizzate all’acquisizione di ulteriori fonti di prova. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Livorno (Sost. Proc. dott.ssa Sabrina Carmazzi), hanno consentito di intercettare e scardinare una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti operante nel centro cittadino. La complessa attività antidroga, condotta dai finanzieri del 1° Nucleo Operativo del Gruppo di Livorno anche mediante l’ausilio di indagini tecniche, ha consentito, nel suo complesso, oltre ad eseguire il citato provvedimento di custodia cautelare nei confronti di 7 persone di età compresa tra i 26 ed i 50 anni, di operare l’arresto in flagranza di reato di 12 persone sempre per spaccio di droga, di sequestrare oltre cinque chili di sostanze stupefacenti (principalmente hashish, eroina, cocaina e marijuana) e denaro contante per oltre 15.000 euro nonché due autovetture utilizzate per l’attività illecita. Monitorate circa 720 cessioni di dosi destinate al consumo personale che hanno permesso agli spacciatori di introitare proventi illeciti per circa 200.000 euro. Significativo il profilo criminale dei soggetti (tutti di nazionalità tunisina) destinatari di misura cautelare: trattasi di A.K. (26enne), A.Y. (26enne), A.S. (50enne), B.S. (47enne), B.H.A.W.B.B. (40enne), B.S.F.H. (44enne) e B.S.T.T. (49enne), con precedenti specifici per spaccio di stupefacenti (alcuni dei quali erano stati in passato già arrestati) nonché per reati contro il patrimonio. Denunciati, complessivamente, nel corso dell’operazione, 28 soggetti di varie nazionalità (tredici italiani, dieci tunisini, due albanesi, due nigeriani ed un domenicano), che operavano, solitamente, tra il tardo pomeriggio e le prime ore della notte, principalmente nella città labronica e, nello specifico, in luoghi molto noti del centro cittadino. Nel contempo, sono state segnalate all’Autorità Prefettizia 12 persone (dell’età mediamente tra i 25 ed i 40 anni) quali consumatori delle droghe. Le indagini hanno preso avvio sul finire del marzo 2017, con l’intensificazione – disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Livorno, in piena sinergia con la Procura della Repubblica di Livorno e la locale Autorità di Governo – dei controlli per contrastare lo spaccio e la detenzione ad uso personale di droghe nelle zone notoriamente frequentate da giovani, terreno fertile per attività connesse alla vendita di sostanze stupefacenti, nonché in quelle connotate da un certo disagio sociale. Tra le aree maggiormente monitorate si segnalano quelle limitrofe a Piazza Garibaldi, anche in risposta alle esigenze di legalità e sicurezza espresse dai residenti, nonché a Piazza della Repubblica, Piazza XX Settembre e Piazza Cavour. Proprio dall’intensificata attività di perlustrazione e controllo del territorio emergeva il ripetuto e costante approvvigionamento di sostanze stupefacenti da parte di una “clientela” proveniente anche da diverse province della Toscana. Le successive investigazioni, condotte con la costante direzione dell’Autorità Giudiziaria e rientranti nell’operazione denominata “Piazza Pulita”, consentivano, anche tramite numerosi servizi di osservazione e pedinamento, di rilevare le modalità di occultamento della droga e i vari passaggi tra gli spacciatori e tra questi e i propri clienti.
fonte – http://www.gdf.gov.it/