Rivoluzione in arrivo nelle rc auto. L’Ivass ha annunciato l’inizio dei lavori di un tavolo per superare il bonus malus.
Il bonus malus è il meccanismo che regola i costi delle polizze e che fa si che il costo del premio assicurativo di una polizza sia sempre diverso di anno in anno. Se non si provocano incidenti si paga meno, di contro, se si provocano incidenti si paga di più.Il costo della polizza si definisce sulla base delle classi di merito assicurative.
Allo stato attuale, ci sono 18 classi di merito e la 14esima, rappresenta la classe d’ingresso che corrisponde alla tariffa base. Più bassa è la classe, più economica è la polizza. Esiste un periodo di osservazione nel quale viene valutata la virtuosità del guidatore. Se, nel periodo di osservazione, l’automobilista non causa incidenti, (si dice che va in bonus) ottenendo uno sconto sul successivo premio assicurativo; se invece causa incidenti, (allora andrà in malus) subendo un rincaro del prezzo da pagare per la nuova polizza.
Le classi di merito delle varie compagnie di assicurazione non sono necessariamente identiche, le compagnie di assicurazione hanno infatti un certo margine operativo nella gestione e definizione delle loro classi interne. Esiste però un sistema chiamato classe di conversione universale predisposto dall’Ivass (ex Isvap) dal quale non si può prescindere e che può essere poi tradotto nella classe di merito di qualsiasi altra compagnia di assicurazione.
Entro l’inizio dell’estate l’ Ivass dovrebbe ricevere dalle compagnie le prime proposte per superare il bonus malus sulle quali al momento c’è riservatezza, scrive Il Sole 24 Ore. Attraverso il tavolo di confronto si cercherà di “capire come sostituire l’attuale formula legata al veicolo e alla residenza con un’altra che tenga conto prevalentemente del comportamento effettivo del guidatore”. La ratio della modifica nasce dall’esigenza di cambiare il sistema attuale considerando che molti automobilisti per non finire nella classe peggiore denunciano l’incidente in ritardo e poi cambiano compagnia.
“Il punto cardine è monitorare il comportamento di ciascuno, qualsiasi mezzo guidi – si legge sul quotidiano economico – L’ideale sarebbe seguirlo tramite smartphone, ma con enormi problemi di attendibilità e privacy. Oppure si può ipotizzare un sistema misto, che valorizzi anche l’archivio nazionale delle patenti, tenuto dalla Motorizzazione, nel quale affluiscono anche le segnalazioni sulle infrazioni rilevate dalle forze dell’ordine. Ma anche questo archivio ha molte lacune. Si dovrebbe quindi pensare a un sistema misto. A spingere verso soluzioni di compromesso c’è anche un problema di equità: se una famiglia poco abbiente ha un solo veicolo utilizzato da quattro patentati, non è equo che su essa gravino quattro polizze obbligatorie al posto di quell’unica che oggi copre tutti”. Intanto, fra qualche settimana, saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le novità sull’attribuzione della classe di merito. Molti i cambiamenti in vista: fra questi, quello che le convivenze di fatto, le unioni civili e i matrimoni in regime di separazione dei beni saranno equiparate ai matrimoni in comunione dei beni, per il riconoscimento della stessa classe di merito del coniuge intestatario.
MS