Mentre la giunta Falcomatà innesta nuove risorse a completamento della progettazione dell’opera. La soddisfazione dei consiglieri Iachino, Latella e Ruvolo. Sono ripresi i lavori di costruzione del Ponte di Nocille che attraversando il torrente Fiumarella congiunge il quartiere Lume con quello di via Lia a Pellaro, zona sud della città di Reggio Calabria. Dopo le traversìe burocratiche che avevano causato l’arresto dei lavori giunti a un buon stato di avanzamento, la ditta ha ripreso possesso del cantiere in questi giorni, ritirando le travi del ponte per metterle in posa. Nel frattempo nell’ultima seduta di giunta, l’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha deliberato il finanziamento delle opere complementari che andranno a implementare il progetto già in corso d’opera, per quasi centomila euro. L’opera sarà completata con pavimentazione stradale sull’impalcato del ponte e con i marciapiedi , segnaletica orizzontale e verticale nonché illuminazione pubblica. Il finanziamento originario e lo stesso progetto esecutivo che si sta mettendo in opera era risalente al 2009 e mai attuato. Solo nel 2016 l’amministrazione Falcomatà era riuscita ad avviare il cantiere, recuperando e rintracciando le somme necessarie. Benchè la costruzione del ponte prevedesse un impegno complessivo di 520,000 mila euro, non erano inserite nella progettazione le opere di completamento fondamentali ad assicurare un buon servizio ai cittadini e la stessa viabilità. Con questo correttivo operato dalla giunta proprio in questi giorni, si mette definitivamente la parola fine alla questione ponte Nocille con un ulteriore innesto di risorse economiche e di progettazione. Soddisfazione congiunta esprimono i consiglieri comunali del territorio Iachino, Latella, Ruvolo, evidenziando : «l’impegno dell’assessore ai lavori pubblici Muraca nel farsi parte attiva per uscire dal pantano burocratico creatosi e nel rilevare l’attenzione di tutta la giunta Falcomatà, rispetto ad una opera che seppur periferica, riveste una importanza centrale per i cittadini della vasta area pellarese».