“In questi anni abbiamo dato stabilità al Comune, facendolo uscire dall’immobilismo amministrativo e politico. Non era facile. Lo si è potuto fare grazie alla squadra che mi ha affiancato in questo percorso, che voglio ringraziare”. Ha esordito così il Sindaco di Condofuri, Salvatore Mafrici, presentando la relazione di fine mandato della sua compagine “Impegno per Condofuri”. “Tale adempimento – ha spiegato – è previsto per legge, essendo un documento tecnico amministrativo. Abbiamo deciso di dedicarli un momento apposito perché abbiamo un alto senso delle Istituzioni e dovere nei confronti dei cittadini, che in questi anni abbiamo cercato di rappresentare al meglio”. I provvedimenti attuati di cui vanno più fieri sono: differenziata “è stata la trasformazione d’un pezzo della nostra quotidianità” e l’accoglienza nell’ambito delle politiche sociali “rivolta ai rifugiati grazie agli Sprar, che hanno anche creato una ricaduta occupazionale nel Comune”. Per quanto riguarda le criticità dell’Ente il Sindaco non ha nascosto che hanno trovato quella del personale: “gli uffici sono sotto organico” e quella della programmazione “mancava quella a medio e lungo termine”. “In questi cinque anni – ha evidenziato – dopo lo scioglimento per mafia del nostro Comune, ci siamo dotati degli anticorpi necessari per far prevalere gli interessi collettivi a quelli affaristici e criminali. Abbiamo, cosi, restituito un’immagine di onestà e laboriosità alla nostra comunità. Però tutto ciò non basta se il cittadino non si sente parte attiva e continua a delegare. Deve partecipare nelle scelte che mirano allo sviluppo del suo territorio. Abbiamo anche aderito alla rete di Avviso Pubblico, per ridare un’immagine a Condofuri.” Entrando ancora più nel dettaglio della relazione Mafrici non ha nascosto che non vi era alcuna progettazione per il sistema fognario: “dopo anni siamo riusciti ad intercettare un finanziamento.” Sul Psa: “Da qui a breve avremo una bozza per iniziare una fase di confronto con i portatori di interessi”. Sui suoli del 51: “finalmente chi ha le carte in regola potrà regolarizzare la sua situazione”. Sul piano spiaggia: “Si sono fatti importanti passi in avanti. Però quando ci sono più enti coinvolti c’è maggiore difficoltà per attuarlo”. “Il Comune di Condofuri – ha spiegato alla platea attenta il Sindaco – è capofila nel Contratto di Fiume che sarà strategico nella salvaguardia e nella valorizzazione della nostra bella ed imponente fiumara dell’Amendolea”. Trattando il punto dei lavori pubblici, cultura, edilizia scolastica, sport e tempo libero e viabilità: “In questi cinque anni tante opere sono state realizzate o sono in corso di ultimazione, dal museo archeologico, al salone dell’artigianato, alla casa della cultura e della musica, alla scuola media “Isnardi” che è stata messa in sicurezza.” L’opera più importanti sarà l’alberghiero: “un volano di sviluppo per Condofuri e per l’intero comprensorio grecanico. La posa della prima pietra c’è stata grazie alla sinergia e al gioco di squadra di: Regione, Provincia (oggi Città Metropolitana) e Comune”. La “Bachelet” invece è “una ferita aperta. Ma dalle sue macerie nascerà la cittadella della scuola”. Grande è stato l’attivismo del Comune nelle politiche per il turismo, che si sono potute realizzare anche grazie ai regolamenti, accordi di collaborazione e tanto altro ancora in tema di beni comuni e beni confiscati. “Nonostante rigidità di bilancio, continui e progressivi tagli dei trasferimenti statali ed altri problemi, in questi cinque anni abbiamo dato il massimo”, ha concluso il Sindaco con la relazione di fine mandato, chiarendo però che “l’esperienza di Impegno per Condofuri si rinnova.” “Per fare ciò – ha spiegato – è nata la piattaforma: www.amocondofuri.com, gestita da PMopenlabs srl, perché stavolta oltre che alla lista il gruppo vuole essere anche un soggetto politico, per veicolare il suo messaggio attraverso questo strumento.” “A Condofuri c’è chi sta costruendo alleanze su risentimenti personali – ha concluso il Sindaco, Salvatore Mafrici – mentre noi lo stiamo costruendo attraverso i sentimenti. Rinnovo il mio impegno. Per costruire futuro c’è bisogno di continuità. #AmoCondofuri, perché la legalità è un sentimento di questa terra, perché la sua bellezza è quella dell’Amendolea e dei suoi territori interni, perché è una comunità inclusiva ed accogliente, perché paesaggio e patrimonio urbano sono i nostri beni comuni da valorizzare e promuovere, perché è una terra di grandi lavoratori da proteggere e tutelare, perché abbiamo costruito politiche per tutti. Amo Condofuri perché per costruire il futuro c’è bisogno di continuità. Condofuri deve ripartire da qui.”