Il Consiglio superiore della magistratura (Csm) rappresenta lo strumento con cui il nostro ordinamento giuridico garantisce l’indipendenza istituzionale della magistratura dagli altri poteri dello Stato, in particolare da quello esecutivo, secondo il principio di separazione dei poteri espresso nella Costituzione della Repubblica italiana. In particolare è un “Organo di rilievo Costituzionale” e si fa riferimento ad esso agli articoli 104, 105, 106 e 107 della Costituzione.
Composizione: Il Consiglio superiore della magistratura è formato da 27 componenti di cui 3 sono membri di diritto e 24 sono componenti elettivi.
I 3 membri di diritto sono il Presidente della Repubblica, il primo presidente della Corte di cassazione, che fa parte della magistratura giudicante, e il procuratore generale presso la Corte di cassazione, che è un esponente del Pubblico Ministero posto all’apice della magistratura requirente.
Il Presidente della Repubblica garantisce il corretto funzionamento del Consiglio superiore della magistratura ed è a capo dello stesso.Tra i componenti elettivi, 16 -due terzi- , chiamati magistrati togati, sono eletti da tutti i magistrati ordinari appartenenti alle varie categorie (magistratura giudicante e magistratura requirente) e 8- un terzo-, chiamati membri laici, sono eletti dal Parlamento in seduta comune tra professori ordinari in materie giuridiche, avvocati con almeno 15 anni di carriera ed ex esponenti della suprema magistratura.
Durata in carica: L’art. 104 stabilisce che i membri elettivi del Consiglio durano in carica 4 anni e non sono immediatamente rieleggibili, cioè, decorso il mandato, non possono essere rieletti il quadriennio successivo. Questo funziona sia per i membri togati sia per i membri laici ed è una regola posta a garanzia dell’imparzialità e della correttezza del funzionamento dell’ organo.
Il Capo dello Stato ha invitato il Presidente della Camera dei Deputati a provvedere, d’intesa con il Presidente del Senato della Repubblica, alla convocazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione degli otto componenti laici di designazione parlamentare dello stesso Consiglio Superiore.Il Presidente Mattarella ha altresì invitato ad informare di ciò il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura in carica e il Ministro della Giustizia. Lo si legge in un comunicato diramato dal Quirinale.«In attuazione invece di quanto previsto dagli articoli 18, 21 e 30 della legge 24 marzo 1958, n. 195, Sergio Mattarella,nella sua qualità di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, ha oggi indetto per i giorni 8 e 9 luglio 2018 l’elezione dei sedici componenti togati”.
MS