“È stato un mio errore e mi dispiace. Io ho creato Facebook, io lo gestisco e io sono responsabile di ciò che accade”.
Mark Zuckerberg è arrivato a Washington e si sta preparando per la sua due giorni al Congresso americano. Prima al Senato, poi alla Camera, il ceo di Facebook dovrà rispondere alle domande dei politici. Temi principali: l’influenza della sua azienda nelle elezioni americane (il cosidetto Russiagate) e la capacità di Facebook di proteggere i dati degli utenti (lo scandalo Cambridge Analytica). Il fondatore di Facebook, Zuckerberg, dirà nelle audizioni di domani e mercoledì davanti alle commissioni, che ha “fatto un errore” personale per non aver contrastato in maniera efficace il cattivo utilizzo delle risorse e dei dati del social network. “Non abbiamo fatto abbastanza per impedire che questi strumenti venissero utilizzati in modo dannoso. Non abbiamo affrontato in modo sufficiente le nostre responsabilità ed è stato un grosso errore, che – ricordiamolo – gli è già costato,con il primo crollo in Borsa, svariati miliardi di dollari, 9 miliardi in 48 ore.
MS