Roma 10:40 – Il secondo giorno di consultazioni da parte del Presidente della Repubblica è iniziato. Il via lo hanno dato i rappresentanti del Pd pochi minuti fa. La delegazione del Pd è entrata a piedi al Quirinale, con il segretario reggente Maurizio Martina, il presidente Matteo Orfini e i capigruppo di Senato e Camera Andrea Marcucci e Graziano Delrio. la delegazione si è riunita prima al Nazareno. Seguiranno i gruppi parlamentari di Fi, Lega e M5s. La matassa da sbrogliare, da parte del Presidente Mattarella è assai complicata a causa dei veti incrociati di alcuni partiti. Di sicuro è in questi momenti che emergeranno i tanti e gravi difetti della nuova classe politica italiana che a differenza della precedente, e si parla prima di “tangentopoli”, aveva sì i propri difetti ma aveva un acume, una finezza di padronanza politica ed una qualità di menti nettamente superiore alla odierna. Ad avvalorare tale tesi sono le riflessioni dello stesso Mattarella il quale ricorda che il maggioritario non c’è più e che fino al 1994 c’era un proporzionale simile all’odierno. E che i Governi si facevano anche allora. Una sottolineatura che a prima vista sembra scontata ma che in realtà è un richiamo alle forze politiche affinchè non restino ancorate a logiche che non esistono più. E che, piaccia o non piaccia, l’attuale sistema elettorale prevedeva “in nuce” la necessità di alleanze per formare il Governo. Per intanto si sa solo che durante la prima giornata di consultazioni, nei suoi colloqui il presidente della Repubblica non ha solo ascoltato le posizioni di quanti sono saliti al Quirinale: ha chiesto puntigliosamente a tutti quale alleanze abbiano in mente visto che il Rosatellum non ha portato una maggioranza parlamentare (Ansa.it).