Spogliando l’occhio

In questi ultimi anni ho scoperto in me il piacere di quello, che dopo essermi documentato, posso oggi definire con certezza, la soddisfazione e la voglia di espressione che si può trovare attraverso la fotografia nella sua più naturale forma di comunicazione antropologica. E’ così che si è sempre più radicato in me il pensiero secondo il quale la fotografia può assolutamente essere usata come fosse un linguaggio a testimonianza di una relazione che si instaura con l’ambiente in cui mi ritrovo a osservare in tutto ciò che lo compone e che mi induce ogni volta a norme di analisi sempre differenti che non sono altro che le origini che danno poi vita a nuove immagini da leggere se osservate con attenzione. Pur mantenendo la sua dimensione documentaria, l’immagine fotografica per me diventa appunto descrizione e interpretazione in un infinito spazio che riesco solo a metterlo e riportarlo sotto forma d’immagine. Le fotografie quindi per me non solo come testimoni, o non prevalentemente, di chi ha il piacere di osservare un certo periodo o un certo piccolo spazio di visione di intorno, ma “creature” che hanno il semplice scopo di collezionare alla fine un insieme di dati che una volta interpretati, rendono possibile la comprensione della cultura stessa di un contesto da me troppo spesso messo sotto “accusa” in quella meravigliosa pratica che gira intorno allo sguardo e alla visione delle attuali forme culturali forse in una nuova e moderna interpretazione psicologico sociale della società in cui viviamo. Eppure, nonostante la consapevolezza metodologica ormai consolidata all’interno delle scienze sociali, la scelta di orientare la mia espressività verso “il visuale”, porta in me numerosi interrogativi circa il “fare ricerca” sulle immagini. Credo che i punti di forza di un’analisi incentrata sulle immagini fotografiche, sta nella sua capacità di poter riprodurre pensieri in una moltitudine di forme che si possono poi esprimere in diversi stili che danno vita ad esaltanti innumerevoli letture che da queste possono nascere.

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