La biodiversità floristica del Parco Nazionale d’Aspromonte, accompagnata dalla straordinaria ricchezza faunistica, in mostra, per un mese, al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Nell’ambito del più ampio progetto “Natura e Cultura” condiviso dal Presidente del Parco Giuseppe Bombino e dal Direttore del MAaRC Carmelo Malacrino, nasce una nuova e suggestiva iniziativa con la quale l’intelligenza nativa della Natura appare nel Grandioso Edificio che custodisce il genio dell’Uomo e i segni millenari della Storia. L’esposizione “Il Parco Nazionale dell’Aspromonte, unicità e biodiversità di una bellezza rivelata” verrà inaugurata giovedì 22 marzo alle ore 18, a conclusione del seminario nazionale di Federparchi, che si svolgerà nella stessa giornata al Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea e vedrà la presenza, tra gli altri, del Presidente di Federparchi Giampiero Sammuri e dei vertici dei Parchi italiani. La direzione artistica è del Parco nazionale dell’Aspromonte e di Bluocean; la curatela del Direttore dell’EPNA Sergio Tralongo con Antonino Siclari e di Francesco Scarpino. La mostra, fortemente voluta dal Consiglio Direttivo del Parco, propone un viaggio nel cuore dell’Aspromonte che si racconta in tutta la sua straordinaria unicità: oltre 50 opere fotografiche, diorami, video e ricostruzioni dell’habitat aspromontano svelano il grande patrimonio naturalistico, con forte impatto scenico. La maestosità della montagna si coniuga con i tratti gentili di un compositore di arte visiva: il giallo delle ginestre si alterna al verde delle faggete e percorrendo i boschi di leccio e le foreste vetuste, lo scioiattolo meridionale, il lupo e il capriolo incontrano la Woodwardia radicans. La forza della luce, i dettagli dei colori, la vita e le sue forme varie animano, con un’unica forza travolgente, un ambiente intatto nel suo immutato splendore. Una mostra che diventa un grande evento documentaristico, e una nuova occasione per esaltare la grande potenzialità di un territorio che rivela la sua bellezza.