Roma 16:50 – Prove tecniche di comunicazione fra M5S e Lega. Fra tre giorni, esattamente il 23 p.v. le due camere del parlamento si riuniranno per la prima volta e si apriranno ufficialmente i dialoghi fra le varie parti politiche per la prima ed importante decisione, l’elezione del Presidente della Camera dei Deputati ed il Presidente del Senato della Repubblica, che secondo la riforma costituzionale bocciata dal Referendum del 04-12-2016 non sarebbe dovuto più esistere. Si intensificano i contatti tra M5s e Lega su questa partita, che entrambi vogliono separata da quella del governo. Di Maio spiega che ‘dei ministri si parla con il capo dello Stato, dei temi con i partiti’. Tra Giulia Grillo, Danilo Toninelli e Giancarlo Giorgetti (Lega) si è tenuto “un incontro positivo e costruttivo, secondo quanto riferito da fonti vicine ai partecipanti, un passo avanti in vista della definizione delle presidenze della Camera e Senato”. Viene subito precisato e sottolineato da Di Maio che : ” “L’elezione dei presidenti delle Camere non è una partita per il governo, è una partita per l’abolizione dei vitalizi; Sono sicuro che il capo dello stato gestirà nel migliore dei modi questa fase. Apprezziamo molto che il Quirinale non stia mettendo fretta alle forze politiche. In questa settima probabilmente eleggeremo uno dei Presidenti delle Camere e saremo decisivi per l’elezione di entrambi. Abbiamo chiesto la Presidenza della Camera perché qui ci sono più vitalizi da tagliare, più regolamenti da modificare. Sono sicuro che il capo dello stato gestirà nel migliore dei modi questa fase. Apprezziamo molto che il Quirinale non stia mettendo fretta alle forze politiche”. Lorenzo Guerini (Pd) non aspetta tempo dichiarando che il suo partito voterà figure con profilo di garanzia e autorevolezzama ma che al momento si è in una fase preliminare e non si vuole partecipare, per ora, al “toto-nomi”. Guerini, poi, parlando della scelta dei capigruppo Dem in Parlamento si dice convinto che “quando sarà il momento ci sarà grande unità di intenti. Si sta lavorando, e lo sta facendo in primo luogo Martina, per costruire un consenso largo nel partito, non sono preoccupato”( Ansa.it).