Reggio Calabria, 3 arresti (1 in carcere e 2 due ai domiciliari) per violenta aggressione ad un anziano nel 2015

Reggio Calabria 7 marzo 2018 – Alle prime ore della mattinata odierna, al termine di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria e personale della Divisione Polizia Anticrimine della locale Questura hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa nei giorni scorsi dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Reggio Calabria a carico di:

·       Q. R., nato a Reggio Calabria il 28.03.1964 ed ivi residente, indagato per tentata estorsione aggravata in concorso, lesioni personali gravi aggravate e calunnia aggravata (destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere);

·       T. G., nato a Reggio Calabria il 21.01.1970 ed ivi residente, indagato per tentata estorsione aggravata in concorso (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari);

·       F.C., nato a Reggio Calabria il 27.04.1957 ed ivi residente, indagato per tentata estorsione aggravata in concorso (destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari).

I fatti risalgono al 2015, allorquando, in questo capoluogo, un uomo anziano veniva brutalmente aggredito con calci e finanche con l’uso di un tirapugni, subendo gravi lesioni, consistenti in un trauma cranico e nella frattura scomposta pluriframmentata del femore destro, a causa delle quali riportava l’indebolimento permanente della gamba destra con impossibilità di deambulare correttamente. Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno acclarato che la suddetta azione delittuosa è stata funzionale all’illecita richiesta estorsiva del pagamento di un’ingente somma di denaro come corrispettivo ulteriore (3.000 Euro), rispetto alla somma pattuita (30.000 Euro) per la realizzazione da parte del Q.R., imprenditore edile, dei lavori di rifinitura di uno stabile di proprietà dei figli della vittima medesima. Nel corso delle indagini è stato acclarato che il Q.R. si è servito degli altri due indagati per rivolgere minacce implicite e larvate avverso tutto il nucleo familiare della vittima attraverso il metodo della cosiddetta “ambasciata”. Il Q.R., indagato anche per calunnia aggravata avendo denunciato i figli dell’anziana vittima per minaccia e lesioni, è soggetto gravato da numerosi precedenti penali. Lo stesso, infatti, annovera condanne penali per furto, rapina, porto e detenzione illegale di armi, tentata estorsione, ricettazione ed associazione a delinquere di stampo mafioso, essendo stato ritenuto, con sentenza definitiva della Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria nr. 27/2003 emessa in seno al procedimento penale 104/1995 RGNR DDA (operazione “Olimpia”), intraneo alla cosca di ‘ndrangheta SERRAINO, operante in questo capoluogo.

Comunicato Stampa Questura di Reggio Calabria

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