Essendo cresciuto con Sherlock Holmes e il Commissario Maigret è difficile per me ritrovarsi nella legione di detective di oggi. Il cane investigatore, l’antiquario, le giardiniere, il vignaiolo, etc. etc.. Una vera e propria invasione che – come un fiume in piena – rompe gli argini, inonda le librerie esondando poi sugli schermi televisivi. Per fortuna c’è chi ci riporta “ai bei tempi andati”: Golem Edizioni (www.golemedizioni.it). La casa editrice di Torino ha iniziato a ripubblicare – nella collana Swing dedicata ai grandi classici del giallo e del noir – i diciotto romanzi di Gianna Baltaro: protagonista il Commissario (o meglio ex-Commissario) Andrea Martini. Martini ha lasciato la polizia (la Questura della metropoli subalpina) per ritirarsi nelle Langhe dedicandosi alla viticoltura. Ma, di tanto in tanto, torna sulle rive del Po (ospite della sorella in Via Barbaroux) per aiutare i colleghi. La Baltaro (Torino, 1926-2008) torinese, giornalista e poi scrittrice racconta la Torino degli anni Trenta: con uno stile gradevole e curato. Incontriamo le piazze, le vie, i cortili, le botteghe, le piole. Tra una pagina e l’altra fa capolino anche la gastronomia piemontese. Per chi ama Torino una lettura straordinaria che fa palpitare il cuore.
Tonino Nocera