Nicola Canonico, attore e produttore è pronto a calcare il palco del teatro “Francesco Cilea” il prossimo 10 Marzo con la commedia “Una bugia tira l’altra”, scritta e diretta da Luigi Russo, inserita nella kermesse della compagnia Officina dell’Arte. La pièce è prodotta dalla Società “Good Mood” di Nicola che fa parte anche del cast artistico insieme agli attori Gianni Ferreri, Nathalie Caldonazzo, Annalisa Favetti e Cecilia Taddei. “Sarà una serata divertente e spensierata – anticipa l’attore di Avella – La storia inizia con Giorgio che presta molto volentieri la sua casa al caro amico Roberto ogni mercoledì pomeriggio per farlo incontrare con l’amante Jessica. Ma la generosità di Giorgio è tutt’altro che disinteressata. Barbara, moglie di Roberto, torna improvvisamente a casa da un viaggio di affari e da qui, inizieranno una serie di scuse ed equivoci che porteranno i personaggi a situazioni sempre più complicate da gestire”. Lo spettacolo sta andando in scena in diversi teatri italiani grazie all’abilità e all’intraprendenza di Nicola Canonico, che ha saputo unire le sue competenze di marketing ed economia, date dai suoi studi universitari, alla brillante carriera di attore. “Quindici anni fa, ho lasciato un posto sicuro in banca per seguire il teatro anche se i miei debutti sono stati cinematografici e televisivi – racconta il produttore Canonico – L’arte ha preso il sopravvento sulla mia vita e mi ha portato a fare delle scelte un po’ coraggiose, mi sono messo in gioco. Sono innamorato del teatro, è un lavoro che richiede tanto sacrificio ma che ti ripaga con il contatto del pubblico che è unico, irrinunciabile. Con Peppe Piromalli è stato amore a prima vista, ho capito subito che anche lui come me, ama ciò che fa. Oggi, l’Officina dell’Arte sta facendo un miracolo perchè da sola, senza alcun aiuto istituzionale, sta portando avanti un cartellone importante al Cilea – continua il noto attore – Nella sua follia, Piromalli ci riesce e i numeri che registra sono una garanzia del buon lavoro che sta svolgendo per la città. Avere il teatro pieno in questi tempi è davvero un miracolo. Spero che le istituzioni aiutino queste persone, le sostengano in un cammino impervio perché è un grande privilegio avere uomini che si caricano sulle spalle un impegno così gravoso come quello di organizzare tout court una rassegna teatrale di livello”.