Una Siria smembrata, lacerata da conflitti.Conflitti d’ interesse fondamentalmente.Tutti mossi da”ragioni di Stato”. Mentre continuano ad essere ignorate le ragioni umanitarie e migliaia di civili hanno gia’ perso la vita coinvolti in guerre di potere . Morti senza una “loro ragione”questa volta.
Da oltre un mese, il nord-ovest della Siria è sotto attacco di Ankara. Stamani, le forze speciali della polizia e della gendarmeria turca sono entrate nell’enclave curda di Afrin. Il loro compito principale, secondo i media locali, è quello di contrastare che i miliziani curdi dell’Ypg possano infiltrarsi nei villaggi già passati sotto il controllo turco e partecipare all’assedio del centro urbano di Afrin. Con le forze speciali, saranno schierati da oggi nell’area anche circa 600 membri curdi e arabi della ‘Brigata dei falchi curdi’ dell’Esercito siriano libero.
Nell’est della Siria, una sacca di territorio è ancora controllato dall’Isis. Almeno 25 civili, di cui 7 bambini, sono stati uccisi in un raid compiuto da aerei della Coalizione internazionale a guida Usa. Gli attacchi sono stati effettuati sul villaggio di Al Shaafah, a nord dell’ex bastione dello Stato islamico di Abu Kamal, verso il confine con l’Iraq.Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus)
A Ghuta, regione situata a pochi chilometri dalla capitale siriana,Damasco, la situazione è più che mai drammatica.Da domani, dalle 9 alle 14, per cinque ore al giorno, sono previste “pause umanitarie” per consentire ai civili di abbandonare la zona di Ghuta est: lo ha annunciato il ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu, citato dall’agenzia Ria Novosti, precisando che la decisione è stata presa su ordine di Putin.L’Osservatorio nazionale siriano sospetta che i governativi siriani abbiano lanciato un attacco chimico con cloro su Al-Shifuniyah, nella Ghuta orientale. “Diversi civili hanno avuto sintomi di soffocamento, un bimbo è morto”, afferma l’Ong, precisando di non avere ancora informazioni dettagliate sull’episodio e sulla natura delle armi usate nel raid.Le notizie sull’uso di armi chimiche a Ghuta est da parte delle truppe di Assad sono “una provocazione” mirata a sabotare la tregua dichiara invece il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, mentre oggi a Ginevra il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, afferma: La Ghuta orientale non può più aspettare e deve essere attuata “immediatamente” la risoluzione del Consiglio di Sicurezza sulla Siria .Il testo approvato “invita tutte le parti a sospendere le ostilità senza dilazioni per un periodo di tempo di almeno 30 giorni consecutivi” per permettere la distribuzione di aiuti umanitari e il soccorso alle vittime civili.
MS