La Cambogia non potrà nemmeno tentare di cambiare, il partito al potere ha “eliminato” l’unico partito d’opposizione, per il rinnovo del Senato. Le urne quindi avranno un risultato scontato nel piccolo paese asiatico. Il Senato in Cambogia ha il potere di ratifica delle leggi, il voto però è già un monito per quanto accadrà nelle urne del prossimo luglio per l’elezione dell’Assemblea Nazionale, vero organo di potere nel paese, che attualmente è detenuto dal primo ministro Hun Sen del Partito del Popolo cambogiano, al potere da oltre 30 anni. La repressione della Cambogia negli ultimi mesi ha spinto il paese più vicino alla Cina, che ha “aiutato” il paese con denaro contante e inevitabilmente allontanato dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, come riporta un articolo su il theguardian.com
(fonte foto www.everyday.com.kh)
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