Rossano (Cs), prostituzione in appartamenti: denunciati i proprietari e chi ne favoriva l’attività

La Polizia di Stato continua la sua azione di contrasto al fenomeno del favoreggiamento e dello sfruttamento della prostituzione, con mirati controlli decisi in sede di tavolo tecnico presieduto dal Questore della Provincia di Cosenza dott. Giancarlo Conticchio.

Nella mattinata di ieri, nel Comune di Rossano (Cs), sono state deferite alla Procura di Castrovillari nr.4 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Nel particolare gli uomini della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Rossano diretto dal Commissario Capo Giuseppe Massaro, a seguito di alcune segnalazioni di un continuo andirivieni di uomini da alcuni appartamenti, individuavano due abitazioni poste in due condomini nel centro cittadino di Rossano, utilizzati come vere e proprie “case di appuntamento”.

In una di esse vi era una cittadina cinese e nell’altra due ragazze di nazionalità romena, che effettuavano l’attività di meretricio con un via vai costante e continuo di clienti. Le ragazze straniere utilizzavano dei siti on line per pubblicizzare l’attività svolta nei citati appartamenti presi in fitto con contratti di locazione mai registrati all’Agenzia delle Entrate, praticamente in “nero”.

All’A.G. competente sono stati deferiti per favoreggiamento dell’attività di prostituzione non solo i proprietari degli appartamenti ma anche  altre due persone, un uomo ed una donna. In particolare l’uomo accompagnava quasi giornalmente le donne straniere ad acquistare tutto il necessario per la loro attività e per ogni altra necessità anche sanitaria, dietro corrispettivo economico o sessuale, mentre la donna provvedeva ad ogni incombenza relativa al fitto dell’appartamento.

Di seguito si specificano alcune  delle attività poste in essere per contrastare il fenomeno della prostituzione, in particolare nella zona jonica cosentina. Controlli straordinari volti all’identificazione delle donne straniere che effettuano l’attività di meretricio, per poterne verificare il possesso di idoneo titolo di soggiorno sul territorio nazionale. In caso contrario si è provveduto all’espulsione.

Un altro utile strumento di contrasto alla prostituzione si è dimostrato l’applicazione della sanzione amministrativa per la violazione dell’ordinanza Sindacale del comune di Corigliano. In particolare sono state ben 114 le sanzioni amministrative di 500 euro inflitte alle donne straniere ed ai loro clienti, con il sequestro amministrativo di 49 veicoli.  Un altro determinante strumento che la Questura di Cosenza sta utilizzando per contrastare il fenomeno della prostituzione è l’applicazione, alle donne che effettuano l’esercizio del meretricio sulla strada, dell’ordine di allontanamento dai luoghi dove effettuano tale attività, per come previsto dalla normativa del DASPO urbano. In particolare, dalla recente entrata in vigore della predetta normativa, tra il mese di dicembre 2017 e gennaio 2018 sono stati emessi 11 provvedimenti DASPO.

Infine si è contrastato il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, con attività di Polizia Giudiziaria. Gli uomini della Polizia di Stato della Questura di Cosenza ed in particolare della polizia giudiziaria del Commissariato di Rossano, hanno eseguito nel trascorso mese di gennaio 2018, una misura cautelare della custodia in carcere emessa, a seguito di attività della polizia giudiziaria, dal Tribunale della Repubblica di Castrovillari, nei confronti di un classe 82 per i reati di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione ed estorsione. La sicurezza è anche fatta di collaborazione che il cittadino onesto offre alla comunità ed alle Forze di Polizia. Le segnalazioni, anche in forma anonima, sono un importante supporto alla Polizia di Stato per una più efficace prevenzione e repressione dei reati in genere.

comunicato stampa fonte — http://questure.poliziadistato.it/Cosenza

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